1 maggio, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 1 Maggio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6,52-59

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

È tutta questione di vita: l’uomo è alla ricerca spasmodica di vita e tutto quello che fa non è altro che espressione di questo bisogno e desiderio di vivere in pienezza; anche il peccato è un tentativo malriuscito di avere vita.

Oggi il vangelo ci dice che questo anelito profondo dell’esistenza trova la sua pienezza nel Signore Gesù: il verbo di Dio fatto carne è venuto a farci dono della sua stessa esistenza, riportando ogni uomo alla sorgente della relazione con il Padre. Gesù, donandoci il suo corpo e il suo sangue, fa sì che la sua vita diventi la nostra; noi viviamo questo mistero ogni volta che ci accostiamo all’eucaristia: nutrendoci di lui viviamo di lui e per lui.

Questo significa che come egli si fa pane sulla mensa degli uomini, così non siamo chiamati a farci pane per i fratelli.

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