10 novembre, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 10 Novembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra: vieni e mettiti a tavola? Non gli dirà piuttosto: prepara da mangiare e servimi, e dopo mangerai e berrai tu?

Anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite:

siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare

 

 

Lavorare per il regno di Dio! Lo dite cosa da poco? Eppure mi sono imbattuto in certi così preoccupati per la ricompensa da dimenticare il grande onore di essere stati chiamati, non importa a quale ora della giornata, a collaborare ad un’opera superiore alle loro forze, ma attuabile per grazia divina.

Quando mi sono accorto della fiducia riposta in me dal padrone, non mi è parso gravoso nessun lavoro, anche quando richiedeva tutto il mio impegno, perché sentivo che in me agiva una forza che non ero io a darmi. Quando giunge la sera, nonostante la fatica accumulata, è una gioia preparare la cena per lui, che non è certo rimasto con le mani in mano durante la giornata.

Poi ceno anch’io e posso riposarmi: perché, dovete sapere, lavare le stoviglie e rigovernare vuol farlo il mio padrone.

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