Laceratevi il cuore, non le vesti,
ritornate al Signore, vostro Dio,
perché egli è misericordioso e pietoso.
Perché si dovrebbe dire fra i popoli:
«Dov’è il loro Dio?»
Il profeta Gioele ci esorta a lasciare pratiche solo esteriori per lacerarci il cuore, cioè spezzare le durezze e le distanze che ci chiudono in noi stessi. Questo è il solo modo per tornare al Signore e alla sua legge d’amore.
Come aprire il nostro cuore? La Chiesa ci offre, in questo tempo, tre atteggiamenti salutari: la preghiera, il digiuno e l’elemosina. La preghiera per porci bisognosi e poveri davanti a Dio misericordioso e pietoso. Il digiuno per imparare che i bisogni, soprattutto i tanti bisogni indotti, ci rendono schiavi mentre Dio ci vuole figli liberi. L’elemosina, in tutte le sue forme, guardando verso l’altro come fratello povero o schiavo che come noi attende qualcuno che gli tenda una mano per offrirgli quanto Dio ci dona di condividere.