Nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri: per il vino nuovo, otri nuovi!
Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: «Il vecchio è gradevole!»
Non penso che Gesù ce l’abbia con me, che sia vecchio o che sia nuovo: mi sembra che sotto accusa siano gli otri, che siete voi quando siete timorosi di accogliere la novità del vangelo, ancorati a sicurezze ormai logore, ma sufficienti per chi non si vuole scomodare e ripete: «Si è
sempre fatto così!».
Non per mandare al macero tutte le sagge tradizioni del passato, ma per saperle valutare e integrare con le novità e le sfide del presente: del resto chi se ne intende di me sa gustare un barolo d’annata come un frizzante prosecco novello.
La varietà dei doni dello Spirito mi richiama un luogo familiare, un’immensa cantina con etichette di tutti i tipi e siate pur certi che non manca quello che fa per voi: abbiate un cuore disponibile all’antico e al nuovo, al resto provvedo io!
