Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero
Sì Signore, siamo affaticati e oppressi, stanchi di pesi, preoccupazioni, dolori e paure che ci schiacciano fino a terra.
Abbiamo bisogno di te, perché tu Dio fatto uomo, carne della nostra carne, tu ci capisci veramente. Hai pianto per la morte di un amico, provato angoscia per la tua agonia, tradito dagli amici, non compreso… Nel momento più terribile ti sei sentito veramente solo, abbandonato anche da Dio. Ucciso senza colpa e solo.
Veniamo a te Signore per imparare a fidarci di tuo padre, il nostro, che conosce il cammino di ciascuno. Veniamo a te perché ci mostri un’altra prospettiva, altre altezze dove riusciamo di nuovo a respirare.
Dolce fratello nostro, sì, veniamo a te per diventare miti e umili di cuore.