20 luglio, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 20 Luglio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Una generazione malvagia e adultera pretende un segno!

Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta.

Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce,

così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra

 

 

Ascoltare la parola del Signore, credere in lui è la strada della vita.

La parola mette a nudo la nostra condizione di peccatori e peccatrici perdonati, avvolti nella misericordia del Padre, resi figli nel Figlio che ci rivela l’amore del Padre. Ci è chiesta quella fede che nella sua debolezza si fida, non va cercando segni straordinari perché crede in quello che non si vede. Questo è il segno di Giona: la parola di Gesù, la sua Pasqua di morte e di risurrezione. Credendo nel Crocifisso risorto si vive nella speranza, aprendosi alla conversione che lo Spirito santo continua a operare in noi, portandoci a cambiare vita, a vincere la presunzione di bastare a noi stessi, di essere migliori degli altri, agendo da padroni.

Allora la gioia di appartenere al Signore è il suo segno in noi.

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