21 aprile – Raccontaci, Maria, chi hai visto sulla via? Pasqua di Risurrezione

Pubblicato giorno 21 Aprile 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, Commenti alle letture festive 2019

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Da Messale festivo EMP

Pasqua di risurrezione

Raccontaci Maria, chi hai visto sulla via?

 

L’annuncio pasquale risuona oggi nella Chiesa: «Alleluia, Cristo è risorto», «morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello, il Signore della vita era morto, ma ora vivo trionfa». «Alla vittima pasquale – ci fa cantare la sequenza – s’innalzi oggi il sacrificio di lode.

L’agnello ha redento il suo gregge, l’Innocente ha riconciliato noi peccatori col Padre».

«Raccontaci Maria, – continua la sequenza – chi hai visto nella via?».

«La tomba del Cristo vivente, la gloria del Cristo risorto, e gli angeli suoi testimoni, il sudario e le sue vesti. Sì, ne siamo certi: Cristo è davvero risorto. Cristo, mia speranza è risorto» (dalla Sequenza pasquale).

Nella «notte più chiara del giorno» la parola onnipotente di Dio, che ha creato i cieli e la terra e ha formato l’uomo a sua immagine e somiglianza, chiama a una vita immortale l’uomo nuovo, Gesù di Nazareth, figlio di Dio e figlio di Maria.

Pasqua è dunque annuncio del fatto della risurrezione, della vittoria sulla morte, della vita che non sarà distrutta. L’annuncio che Cristo è vivo deve risuonare continuamente. La Chiesa, nata dalla pasqua di Cristo, custodisce questo annuncio e lo trasmette in vari modi a ogni generazione: nei sacramenti lo rende attuale e contemporaneo a ogni comunità riunita nel nome del Signore; con la propria vita di comunione e di servizio si sforza di testimoniarlo davanti al mondo.

«Raccontaci Maria, chi hai visto sulla via?».

prima lettura   Dio lo ha risuscitato al terzo giorno

«Pietro prese la parola e disse: “Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea…”». L’annuncio che qui viene dato ha come contenuto la testimonianza che gli apostoli hanno dato a Cristo. Tutto ciò che Gesù ha fatto e insegnato «dal battesimo di Giovanni», e ancor più che Gesù è «il giudice dei vivi e dei morti», tutto diventa sulla bocca degli apostoli vangelo, cioè annuncio di salvezza, offerta a chiunque crede del perdono dei peccati.

seconda lettura    Cercate le cose di lassù

Colui che è risorto con Cristo, noi, è ormai teso al possesso totale della vita nuova ricevuta nel battesimo. La risurrezione di Gesù rende la nostra vita una continua novità da vivere nella semplicità e nella gioia: «cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo».

oppure

 

seconda lettura    Azzimi

«Le cose vecchie sono passate». Vecchie abitudini peccaminose, vecchi comportamenti egoistici, vecchi modi di pensare e di agire, ormai non hanno  più ragione di essere, perché anche noi, assieme a Cristo, siamo morti e risorti a una vita nuova, siamo pane azzimo, cioè senza corruzione.

 

vangelo    La tomba vuota

Maria Maddalena di buon mattino si reca al sepolcro e lo trova vuoto. Allora corre dai due discepoli Pietro e Giovanni, ai quali rivolge lo sbalordito annuncio: «Hanno portato via il Signore… ». La donna, senza pensare al senso profondo delle sue parole, annuncia il fatto della tomba vuota e spinge i discepoli a confrontare se stessi con questo straordinario evento di vita, «mentre le tenebre avvolgono ancora la terra, in cui la vita ha riposato nel sepolcro per tutto un sabato». Il messaggio di Maria esprime smarrimento, ma contiene anche un presentimento che la luce è vicina, che sono iniziati i tempi nuovi in cui Gesù risorto dona la sua vita. La notte spirituale in cui i discepoli erano immersi sta per lasciare il posto all’esperienza di fede, che prende il suo avvio presso la tomba, segno della presenza del Risorto.

vangelo della messa vespertina    I pellegrini di Emmaus

«Essi – i pellegrini – avevano riconosciuto il Signore nello spezzare il pane». Questa annotazione di carattere liturgico ci riporta all’esperienza della prima comunità cristiana, dei pasti fraterni nelle case. Riconoscere il Signore è possibile soltanto a chi ha percorso il cammino dei problemi dell’uomo, diventandone pienamente partecipe: la sconfitta, la solitudine, la ricerca della giustizia e della verità, la coerenza verso un mondo migliore, la solidarietà. A questo punto il Cristo, un uomo, raggiunge sulla strada i due «feriti». Questo buon samaritano è Gesù in persona, che si avvicina a essi e «fascerà le loro ferite». Sono troppo assorbiti da ciò che hanno perduto per vedere il dono che hanno davanti. Sono troppo abitati dal volto di colui che hanno amato per scoprirlo in quest’altro volto. Ma la conversazione con questo buon samaritano fa ardere loro il cuore, che si affolla di ricordi: «Non ci ardeva forse il cuore quando ci spiegava le Scritture?». «Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero». Allora essi comprendono tutto: è lui! Sono là e lui è con loro. Ma non hanno più bisogno di possederlo adesso che lui è con loro. I loro occhi si sono aperti e non lo trattengono più. Dio passa, è «in strada» e li invita a un perpetuo esodo alla sua sequela. «Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri!» (Sal 25).

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