Non è piuttosto questo il digiuno che voglio:
sciogliere le catene inique, rimandare liberi gli oppressi?
Non consiste forse nel dividere il pane con l’affamato?
Ricordo il giorno che fui nelle mani di Gesù, dopo che aveva mandato Filippo e Andrea a cercarmi e mi aveva trovato da un ragazzo previdente e generoso: da cinque focacce spezzate sono diventato una quantità tale da sfamare una folla! Benedetta matematica divina: la divisione diventa moltiplicazione!
Quel ragazzo, ascoltando la parola del maestro, aveva creduto all’amore di Dio e non ha avuto paura di restare a mani vuote donandomi con i pesci: ha mangiato bene e non da solo e si sarà sentito tanto felice del risultato! Allora anche tu non temere: ogni giorno preghi il Padre per avermi, nelle mie due sillabe è racchiuso tutto ciò che cerchi e desideri per dare senso e dignità alla vita.
Condividimi spezzando per gli altri tempo, energie, amicizia, affetti: di nuovo mi moltiplicherò!
