25 marzo, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 24 Marzo 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1,26-38

In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Maria di Nazareth aveva ricevuto l’incredibile annuncio di un figlio non proveniente da uomo, ma da Spirito santo, il Figlio stesso di Dio. Come è possibile? C’è un segno? Sì: «Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio».

Maria corre a verificare il segno; veramente «nulla è impossibile a Dio», anche rendere fecondo un seno sterile; potrà quindi rendere feconda anche una vergine. Anzi, la vergine già porta in sé il Figlio, come nuova arca dell’alleanza che contiene la presenza santificatrice di Dio.

Opera gratuita di Dio è l’incarnazione, mistero grande, ma non meno bisognoso di un consenso umano perché possa attuarsi come alleanza e comunione d’amore.

«Ecco la serva del Signore».

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