3 novembre, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 3 Novembre 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi…

Allora il padrone di casa, adirato, disse: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena

 

 

Se va avanti così, ho l’impressione che il nostro padrone finirà male… Si è buttato a capofitto nel lavoro, se ancora si può chiamare così, o non piuttosto frenesia. Il profitto è diventato il suo idolo, non gli basta mai quel che già possiede.

Ad esempio, che bisogno c’era di comperare noi dieci, dato che aveva buoi a sufficienza per arare i suoi campi? Ma il suo vicino ne aveva di più e non voleva esser da meno. E appena siamo arrivati, subito a metterci alla prova…

Così per questa fretta esagerata non trova più tempo: né per moglie e figli, privati della sua attenzione di marito e padre, né per Dio, lasciato in un angolo quasi dimenticato.

Non per mancare di modestia, ma forse dovrebbe imparare a lavorare come noi, come il pio bove del Carducci che infonde sentimenti di vigore e di pace.

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