Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto…
Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: «Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai».
Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»
Pensare secondo Dio non è facile. Povero Pietro: quando amiamo profondamente qualcuno non vorremmo che se ne andasse e men che meno che soffrisse, non ci sembra accettabile. Eppure…
Siamo qui per creare relazioni d’amore, ma ricordando sempre che nessuno è nostro, che ognuno ha la sua strada per arrivare a Dio: non diventiamo ostacoli sul cammino che Dio ha pensato per l’altro. Siamo chiamati a fare il tifo gli uni per gli altri, accompagnare, confortare quando la strada si fa pesante; rischiarare la via, senza per questo pretendere di avere diritti sull’altrui destino.
Dobbiamo aiutarci a cogliere il mistero di ciò che siamo; accompagnarci, sostenerci nell’amore che è libertà piena.
L’amore vero non è possesso ma spoliazione perché Dio possa agire attraverso di noi.
