
Gesù, intinto il boccone, lo prese e
lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota…
Egli, preso il boccone, subito uscì.
Ed era notte
In termini commerciali sono un’inezia, un po’ di companatico intinto nella salsa, ma in questo momento, nelle mani di Gesù, il mio valore è incommensurabile: sono la sua stessa vita!
Il maestro, poco fa, ha lavato i piedi ai discepoli, poi si è commosso profondamente annunciando la presenza di uno di loro che lo vuole tradire ed ora sta offrendo a questo tale un gesto di privilegio e di amicizia che lo faccia recedere dal suo maligno proposito. Come sarebbe bello se fossi accolto e mangiato: sarebbe il segno che quel cuore indurito ha capito l’amore divino del maestro e vuole ritornare in comunione con lui!
Invece no: Giuda mi tiene tra le mani e non mi consuma, refrattario al dono. Così mi porta con sé nelle tenebre, come simbolo della consegna della vita di Gesù ai suoi nemici.