Gesù disse loro:
«Un profeta non è disprezzato che nella sua patria,
tra i suoi parenti e in casa sua».
E lì non poteva compiere nessun prodigio,
ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì
Scandalizzati dall’umanità di Dio, dalla sua prossimità che profuma di quotidiano. Increduli di fronte a un Dio che cresce nella bottega dell’artigiano. Un Dio gettato ai miei piedi con una brocca in mano e un asciugatoio ai fianchi.
Davanti al rifiuto dei suoi Gesù non reagisce con recriminazioni o condanne. Non si abbatte, sebbene meravigliato, deluso. Mostra una dedizione incondizionata. Marco dice che «non poteva compiere nessun prodigio», ma subito si corregge: «solo impose le mani a pochi malati e li guarì».
Dio non ce la fa a non farsi compagnia del suo popolo. Non ce la fa a non scegliere ciò che nel mondo è debole. Il Dio rifiutato continua a farsi guarigione. L’amore respinto non è stanco, continua a inviare segnali di vita. Combattiva tenerezza.