Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.
Il mercenario, che non è pastore e al quale le pecore non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore
Solitamente ascoltando questa parola del vangelo ci mettiamo dalla parte delle pecore, senza pensare che tante volte siamo noi quei mercenari, che operano il bene finché ne hanno un profitto, ma al sopraggiungere delle difficoltà si ritirano, lasciando da soli i fratelli e le sorelle che sono nella prova.
Così avviene anche nel rapporto con Dio: siamo disposti ad amarlo finché questo ci è di vantaggio, ma al sopraggiungere di un qualsiasi genere di contrarietà e persecuzione siamo pronti a rinnegarlo.
Oggi il Signore ci invita ad imparare ad amare come lui, donando la vita per chi ci sta accanto e ad essere suoi testimoni anche a costo del rifiuto, perché davvero il suo amore è diventato ricchezza nostra a sufficienza.