Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
a proclamare l’anno di grazia del Signore
All’inizio del suo ministero pubblico Gesù accoglie il passo di Isaia come senso della sua missione.
Si tratta della promessa di una liberazione, rivolta soprattutto ai poveri e agli ultimi, agli “scartati”. Il volto di Dio che Gesù è venuto a rivelare è quello di un Padre che vuole porre fine alle situazioni inumane, al male che sfigura l’uomo, le cui vittime sono soprattutto i più deboli. La vita di Gesù, il suo operare e insegnare, amare, soffrire e morire, si possono interpretare proprio attraverso le parole profetiche di Isaia: una battaglia per la vita, per la liberazione da ogni principio di morte, sia esso la malattia, il male, le tenebre, l’esclusione, la falsa immagine di un Dio punitivo e a sfavore dell’uomo.
Nella fede per noi oggi si compie la parola di Gesù!