
Andate in città da un tale e ditegli:
«Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli».
I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù,
e prepararono la Pasqua
Ecco, tutto è pronto, come voleva Gesù: in questa grande sala, al piano superiore della casa a cui siamo stati indirizzati, tutti i tappeti sono stati ben disposti. Sulla mensa piatti, scodelle, calici sono in attesa di servire per le erbe amare, il pane azzimo, la marmellata, l’uovo sodo, il vino, l’agnello; le lampade son preparate per illuminare l’ambiente.
Tutto a posto, quindi, come dicevamo, eppure siamo preoccupati: cosa significa l’affermazione del maestro che il suo tempo è vicino? C’è tornato in mente quanto ci diceva mentre salivamo a Gerusalemme: per tre volte ci ha descritto quello che gli sarebbe capitato, lasciandoci sgomenti. Poi le sue allusioni a un nuovo agnello pasquale, sacrificato per la salvezza di tutti…
C’è da temere che questa Pasqua non sia come quelle passate.