6 aprile – Si diventa discepoli quando… Trasformati dall’ascolto, Commento al Vangelo di don L.M.Epicoco

Pubblicato giorno 6 Aprile 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, Commenti al vangelo di d.Luigi Maria Epicoco

luigi maria epicoco
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di don Luigi Maria Epicoco

 

“Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto?». Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!»”.

Sono così vere le parole di queste guardie che tutto il Vangelo di oggi dovrebbe essere colmo solo di ammirazione per la loro lealtà. In fondo, di Gesù forse non sapevano nulla, e quella mattina si erano mossi dalle loro caserme per andare ad arrestare uno dei tanti che gli era stato comandando di arrestare. Eppure l’incontro con Gesù lascia il segno su di loro. “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”.

Sarebbe stato interessante leggere per bene tutto quello che Gesù aveva detto durante quella giornata, ma ci sono cose che anche se non ti ricordi con delle idee chiare, te le ricordi per sensazione profonda.

Gesù aveva toccato in questi uomini qualcosa che nessun’altro aveva mai toccato. Credo che in fondo sia così per tutti quelli che hanno fatto davvero esperienza di Cristo. Ad un tratto nella vita si sono accorti che ciò che c’è di interessante in Lui non sono le sue idee, ma Egli stesso. È il modo con cui agisce che rimane impresso prima ancora dei suoi insegnamenti, e delle conseguenze da tirare nella vita.

Ma non basta subire questo fascino per divenire discepoli.

Si diventa infatti discepoli quando quella parola non solo tocca il cuore ma provoca la nostra libertà a una decisione. Ogni cosa vera o suscita delle decisioni oppure è una verità sprecata. Se incontri l’amore ma non fai nessuna scelta a suo riguardo allora hai sprecato l’amore. Se incontri la fede ma non fai nessuna scelta a suo riguardo allora hai sprecato la fede. Se incontri qualcosa di bello nella vita ma non fai nessuna scelta conseguente allora hai sprecato quella bellezza.

Nessuno si può dare da solo una parola così, ma la libertà conseguente invece è proprio e solamente roba nostra. Ad esempio: con che decisione vogliamo lasciare l’incontro con il Vangelo di oggi? (Gv 7,40-53)

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