9 maggio, Commento al vangelo di oggi – dal Calendario del Patrono d’Italia, EBF Milano

Pubblicato giorno 9 Maggio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me.

Se non altro, credetelo per le opere stesse.

In verità, in verità io vi dico:

chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio

e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre

 

 

Il Signore ci passa il testimone, ci affida il compito di continuare la sua opera nel mondo. Siamo noi ora, come Chiesa, come comunità e come singoli credenti, le sue mani, la sua bocca, i suoi piedi. Lo siamo nella misura in cui decidiamo di affidarci a lui e di entrare in quel mistero di comunione che è la Trinità.

Nella più celebre icona della Trinità rimane un posto vuoto: ognuno è chiamato a sedersi e a entrare in quella danza d’amore che dà vita al mondo e a ogni essere vivente. Lo possiamo fare solo nella misura in cui restiamo nel Signore Gesù, come lui rimane nel Padre.

Non sono importanti le opere che compiamo; ciò che conta è rimanere in lui, credendo nel suo amore più forte della morte e, ciò che ai nostri occhi sembra insignificante, nella logica del regno è oro prezioso.

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