Martedì 6 dicembre
In previsione della morte di Lui
Donna, ecco tuo figlio
Figlio, ecco tua madre
Il brano che presenta Maria sotto la croce è stato oggetto di molti studi nell’esegesi recente. In relazione al nostro tema possiamo attingervi alcune osservazioni. Se Maria viene chiamata da Gesù Donna, come a Cana, dev’esserlo nello stesso senso: infatti tutto il racconto dell’episodio del Calvario si trova in un contesto messianico ed ecclesiologico. La madre di Gesù rappresenta qui tutto il popolo di Dio al momento del suo adempimento messianico, e assume l’aspetto materno della Madre di Sion. Qui ha inizio la maternità spirituale di Maria, la Figlia di Sion.
Le parole di Gesù al discepolo prediletto rafforzano questa interpretazione. Ecco tua madre, sembra essere l’eco della parola del profeta Isaia alla Figlia di Sion, che vede tornare dall’esilio i suoi figli dispersi: Gira intorno gli occhi e guarda: […] ecco sono radunati i tuoi figli; ecco, tutti i tuoi figli sono venuti da lontano.
La madre di Gesù è la Madre di Sion, che vede nel discepolo prediletto, che le viene affidato dal suo Figlio, tutti i discepoli di Gesù, che diventano suoi figli.
La madre di Gesù diventa la Madre del nuovo popolo di Dio, la Madre della Chiesa. Maria, allo stesso tempo, è la Chiesa, nella sua funzione materna: diventa l’immagine concreta della Chiesa.
Maria Immacolata, redenta in vista della morte del suo Figlio, è veramente la Chiesa nascente!
Preghiera
Maria, Madre dell’amore e del dolore,
benedetto il frutto del tuo seno,
in principio,
nell’ora del Suo spuntare sulla terra
e in quest’Ora
in cui è maturato il frutto dell’amore.
Madre del Figlio di Dio,
sei la Madre del Primogenito di una moltitudine di fratelli,
tuoi figli, redenti dalla sua Croce.
Tu rimani ai piedi di ogni croce,
nell’attesa dell’alba di resurrezione,
che la Pasqua del Figlio ha promesso ad ogni uomo.
Tu sei la fede dentro il dolore.
Tu sei primizia di ogni sperare.
(S. Camilla Battista da Varano)