Commenti ai vangeli della III settimana di Quaresima

Pubblicato giorno 21 Marzo 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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23 Marzo Domenica

Se non vi convertite,

perirete tutti

allo stesso modo

 

Converti la tua vita, ti prego! Cambia rotta, volgiti indietro, verso chi piange, chi ha fame, chi è solo. Lasciati coinvolgere dall’umanità che geme perché è parte di te e tu parte di lei.

Nati dal sogno di Dio per coltivare e custodire le relazioni con lui, con la terra, con gli altri uomini, abbiamo alzato muri di indifferenza, sventolato bandiere di violenza. Occorre prestare attenzione come il Padre fa in ogni momento: imparare di nuovo a stare accanto, a piangere con chi piange, a ridere con chi ride. Solo così, insieme, sarà possibile la salvezza.

Quest’oggi, Signore, mi inviti a dare frutto, ed ancora hai pazienza con me, ti fidi delle mie buone radici. Quando saprò volgermi e chinarmi sul dolore dei miei fratelli?

Sia oggi il tempo propizio.

 

24 Marzo Lunedì

Ma egli,

passando in mezzo a loro,

si mise in cammino

 

La mia anima ha sete di te, Signore, eppure a volte, proprio quando sei più vicino, non ti riconosco.

Mi fa rabbia ciò che scorgo specchiandomi nello sguardo dell’altro: invece di stupirmi perché lì trovo la tua presenza, vedo solo la mia povertà. Proprio attraverso il fratello mi rimandi l’immagine di me stessa come sono, con le mie grandezze e le mie piccolezze; provo fastidio e rabbia, non voglio vedere, non voglio ascoltare e a volte ferisco.

Dammi, Signore, il coraggio e la gioia di ascoltare la tua voce che mi parla nelle situazioni più banali, di specchiarmi negli occhi dell’altro dove tu mi aspetti per aiutarmi a cambiare in meglio.

E poi aiutami a divenire specchio limpido perché l’altro scopra in me la tua e la sua bellezza. Bandisci dal mio cuore il giudizio e l’invidia, splenda di gioia il mio sguardo, porti luce il mio sorriso.

 

25 Marzo Martedì

Allora Maria disse:

«Ecco la serva del Signore:

avvenga per me

secondo la tua parola»

 

Ci sono momenti nei quali il cuore si spalanca; momenti in cui è bello e gratificante stare. E dal cuore, come acqua pura di sorgente, sgorga il sì: un sì gioioso, grato, un sì che sento giusto, non potrei fare a meno di dirlo con tutto il mio essere.

È bello stare qui Signore, fammi stare con te, ciò che vuoi lo farò, sono pronta. Ma più tardi il mondo riprende la sua corsa, la vita ricomincia a pretendere. E quel è messo alla prova.

Che fare allora se non cercare nel cuore? Un germoglio sta spuntando da quel seme che è il tuo sì, piantato in quel silenzio abitato che forse ora non sai ritrovare, ma del quale puoi tener stretto il ricordo.

Non temere! Da quel germoglio nascerà certamente un fiore, come a Nazaret, fiore di Galilea; qualcosa di nuovo, di bello, di grande nascerà certamente da questo seme.

 

26 Marzo Mercoledì

Ma bada a te e guardati bene dal dimenticare

le cose che i tuoi occhi hanno visto,

non ti sfuggano dal cuore

per tutto il tempo della tua vita…

 

Oggi mi pare di sentire ancora vibrare nel cuore la tua voce: beati, felici voi, fortunati!

Beati voi che avete a cuore la sorte degli altri, soffrite con loro, gioite con loro, vi muovete a compassione, lottate per la causa dei deboli e degli emarginati. Beati voi che vi affidate totalmente a colui che mai vi abbandona. Felici voi che vi siete scoperti circondati da fratelli e sorelle, figli tutti di uno stesso Padre. Con te Gesù comprendiamo il senso profondo delle antiche leggi, ci fai alzare con un colpo d’ala, ci sollevi e torniamo a respirare: non più devo amare ma lo voglio!

Tu sei venuto a liberarci Signore e ad indicarci la via sicura per la felicità. Possa il mio cuore non dimenticare mai le tue parole, ma vivere ogni giorno la tua strada d’amore: perché cuore della tua legge è l’amore, frutto dell’amore è la gioia piena.

 

27 Marzo Giovedì

Gesù stava scacciando

un demonio che era muto.

Uscito il demonio,

il muto cominciò a parlare

e le folle furono prese da stupore

 

Guardavo gli altri che vivevano; mi parevano felici: le risate, i baci, le pacche sulle spalle, gli abbracci, le carezze.

Un abbraccio… quanto lo desideravo! Ma non sapevo chiederlo e non riuscivo a donarlo. E amici veri con cui parlare fino al mattino, ridere, piangere. Vedevo tutti, ma credevo che nessuno avrebbe mai visto me. Una solitudine dolente. E se per caso qualcuno mi chiedeva «come stai?» gli occhi mi si riempivano di lacrime, perché ero preso dalla tristezza, stavo affondando. Ma Gesù mi ha visto, ha subito capito e mi ha teso la mano. La gola si è aperta, la lingua si è sciolta in una danza.

Sei tu Signore colui che libera, che scaccia i nostri demoni e fa cantare il cuore. Non abbandonarci alla tentazione della solitudine e dell’autocommiserazione, fa’ che ci abbandoniamo a te e cantiamo la gioia della salvezza.

 

28 Marzo Venerdì

Ascolta, Israele!

Il Signore nostro Dio è l’unico Signore;

amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore…

Il secondo è questo:

Amerai il tuo prossimo come te stesso

 

Vi è un ascolto delle orecchie e un ascolto del cuore, un sentire e un ascoltare, un ascolto passivo ed un ascolto attivo. «Israele se tu mi ascoltassi»…

Quanto dolore nell’Amore non amato! Commuove questo Dio che chiede ascolto, che ama e che desidera essere ricambiato, ma non obbliga a farlo. Dio e l’uomo: la stessa fame d’amore, la stessa sete. Ascolta! spalanca il tuo cuore per accogliere e custodire, come Maria; perché solo ascoltando la parola, portandola dentro di sé si può imparare ad amarla.

Dio ha preso carne in Gesù, è divenuto parte della nostra umanità, dunque non potrò che usare tutta me stessa per amare il fratello che lui mi ha messo accanto; il mondo che ha pensato per me.

L’amore di Dio ha preso carne di uomo, e dice: Ascolta, non dimenticare, trova una scintilla d’amore perché è solo quella che ti salverà.

 

29 Marzo Sabato

Una donna, una peccatrice di quella città,

portò un vaso di profumo;

stando dietro, presso i piedi di lui,

piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime,

poi li asciugava con i suoi capelli,

li baciava e li cospargeva di profumo

 

Il vero amore è concretezza di gesti: è profumo e carezze, baci e lacrime. Il vero amore è un sorriso e un abbraccio, uno stare nei momenti più duri della vita, senza fuggire.

Il vero amore è ascolto, è custodire e proteggere; a volte è lasciare andare, con il cuore che sanguina. Il vero amore è attesa silenziosa e trepidante che accompagna senza troppo interferire, è libertà e liberazione; delicato come una farfalla e forte e potente come fuoco che arde e non consuma. L’amore vero è anche lasciarsi amare, abbassando ogni difesa, denudando la propria fragilità di bambino.

Che bello questo Dio fattosi uomo assetato d’amore; questo Dio che si lascia cullare dalle mani di una donna, dal suo corpo, dal suo cuore. Perché l’amore vero tocca tutti i cinque sensi.

Il vero amore copre una moltitudine di peccati perché è immagine di Dio.

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