Commenti ai vangeli della V settimana di Pasqua, 18- 24 maggio 2025

Pubblicato giorno 16 Maggio 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 18 Maggio

Come io vi ho amato,

così amatevi anche voi

gli uni gli altri

 

La sfida della nostra fede sta racchiusa tutta in questo come che troviamo nel brano del vangelo: esso, infatti, determina una differenza.

Il versetto citato, infatti, non invita solo ad amare, ma ad amare come Gesù ci ha amato e continua ad amarci. Se questa è la condizione, allora tutto si fa più serio, impegnativo, anche se estremamente bello.

Serio perché amare è questione di vita o di morte; impegnativo, perché mette in gioco tutte la nostra persona con le sue facoltà; bello perché ci viene donata una gioia profonda che nessuno può toglierci.

Coraggio! Non resta che osare, tenendo fisso lo sguardo sul Signore Gesù.

 

Lunedì 19 Maggio

Il consolatore,

lo Spirito che il Padre

manderà nel mio nome,

v’insegnerà ogni cosa

 

Abbiamo tutti bisogno di consolazione e ben venga lo Spirito santo, il consolatore: egli è sollievo in ogni nostra sofferenza, luce in ogni nostra oscurità, tenerezza in ogni nostra durezza, comprensione in ogni nostra intolleranza.

La sua vicinanza ammaestra, il suo sussurro fa memoria delle parole del maestro; la sua azione, infatti, non è fine a sé stessa, ma orientata al Signore Gesù.

Come il Figlio dell’uomo percorse le strade della Palestina risollevando e alleviando le ferite del cuore, così oggi lo Spirito del Signore consola e rinfranca i discepoli, plasmando in essi, continuamente, l’immagine del Figlio di Dio.

 

Martedì 20 Maggio

Se mi chiederete qualche cosa

nel mio nome,

io la farò

 

Nato dalla nobile famiglia senese degli Albizzeschi, Bernardino, vestito l’abito francescano, divenne uno dei più insigni predicatori francescani del xv secolo.

A san Bernardino dobbiamo la diffusione della devozione del santo nome di Gesù, di cui faceva incidere il monogramma «YHS» su tavolette di legno e formelle in terracotta che, ancora oggi, attestano il suo passaggio nelle varie città d’Italia dove portò il vangelo attraverso la predicazione e con l’esempio della sua vita cristiana. I suoi discorsi al popolo, intrisi di sapienza evangelica, sono ancora oggi per noi un impulso al rinnovamento della nostra vita.

Interceda per noi questo nostro fratello la fiducia nel Signore Gesù, la pace e la salvezza per il mondo intero.

 

Mercoledì 21 Maggio

Chi rimane in me,

e io in lui,

porta molto frutto

 

Con l’immagine della vite, il Signore Gesù indica a noi la sua identità di figlio amato dal Padre.

Innestati in Cristo anche noi riconosciamo il nostro volto più autentico. Grazie all’amore che ci unisce al Signore Gesù, possiamo portare frutto e rendere gloria al Padre con la nostra vita.

Chi ci incontrerà oggi possa gustare la pace, la gioia e l’amore, lo stesso che ci viene donato da lui.

 

Giovedì 22 Maggio

Rimanete

nel mio

amore

 

Rimanere nell’amore per essere uniti a Cristo, come tralci alla vite.

Solo se rimaniamo in lui possiamo diventare capaci di gratuità nel dono di noi stessi ai fratelli; solo in Cristo ci è data la possibilità di generare vita che profuma di vangelo in un mondo dominato dall’egoismo, dall’individualismo, dalla superficialità delle relazioni.

Camminiamo con fiducia sulla via del vangelo, che è amare con gioia senza misura.

 

Venerdì 23 Maggio

Non vi chiamo più servi

ma vi ho chiamato

amici

 

Lasciamoci attirare dal cuore del salvatore, fermiamoci per rimanere con lui e gustiamo la dolcezza della sua amicizia nei nostri confronti.

Impariamo a dimorare con fiducia nel suo amore, accogliendo e custodendo nel cuore la sua parola; lasciamo che essa lavori in noi e ci trasformi, rendendo il nostro cuore sempre più simile al cuore del Signore.

Allora anche noi saremo capaci di riempire la nostra vita con gesti di servizio, di accogliere la logica del dono, di offrire con gioia la nostra testimonianza evangelica.

 

Sabato 24 Maggio

Ecco la tenda di Dio con gli uomini!

Egli abiterà con loro

ed essi saranno suo popolo

 

In comunione con tutta la famiglia francescana celebriamo la dedicazione della basilica papale di s. Francesco in Assisi la cui prima pietra è stata benedetta nel 1228 da papa Gregorio ix, il cardinale Ugolino che era stato grande amico di Francesco e suo prezioso aiuto.

A somiglianza del Povero di Assisi vogliamo anche noi diventare pietre vive dell’edificio santo della Chiesa, al servizio del vangelo, dei poveri e di tutti gli abitanti della terra che attendono una parola di salvezza.

Per intercessione del padre san Francesco chiediamo in particolare la grazia di essere costruttori di pace nelle nostre comunità e famiglie, offrendo comprensione, perdono e impegnandoci a fare il bene a tutti.

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