Commenti ai vangeli della XX settimana del tempo ordinario

Pubblicato giorno 15 Agosto 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 17 agosto

Ho un battesimo nel quale sarò battezzato,

e come sono angosciato

finché non sia compiuto!

 

Gesù prova angoscia davanti alla consapevolezza di ciò che dovrà vivere: sa che dovrà soffrire, dovrà essere rifiutato e morire.

Prova angoscia nello stare in questa attesa, nell’attesa del giorno in cui si compirà una volta e per sempre la volontà del Padre, in cui il Padre e il suo amore saranno pienamente rivelati in lui attraverso la sua morte e risurrezione in obbedienza filiale. Gesù è vero Dio e vero uomo: proprio perché è vero uomo sente tutto il peso di quell’attesa che lo condurrà fino alla croce.

Questa attesa lo porterà ad attraversare un abisso di solitudine, paura, tristezza e dolore che, con la sua risurrezione, si trasformeranno in amore, gioia, pace e misericordia.

 

Lunedì 18 agosto

Udita questa parola,

il giovane se ne andò, triste;

possedeva infatti molte ricchezze

 

La tristezza riempie il cuore del giovane ricco. Il suo desiderio di seguire il Signore, di vita eterna, diventa per lui irraggiungibile.

Lui, perfetto osservante della legge, manca di qualcosa. A lui che era impegnato a cercare la salvezza nel fare tutto quello che era necessario, viene invece chiesto di lasciare. Lasciare ciò che possiede, la sua ricchezza, il suo tesoro terreno, ciò che ha di più caro. Solo così potrà partecipare della vita eterna.

La tristezza che lo invade non deve essere però motivo di resa, ma presa di consapevolezza che rende possibile prendere in mano la propria vita e lasciare con gioia ogni cosa per seguire il Signore.

 

Martedì 19 agosto

Difficilmente un ricco

entrerà nel regno dei cieli

 

«Sforzatevi di entrare per la porta stretta» (Lc 13, 24).

Per entrare nel regno la porta è stretta, vi è una soglia da oltrepassare e ogni uomo è libero di scegliere se attraversarla. Attraversare questa porta significa lasciare ogni ricchezza, abbandonare ogni possesso, prendere la propria croce e di seguire il Signore.

Questa è la porta del vangelo, di Gesù Cristo, è la via, la verità e la vita. Questa è la porta fatta di ascolto della parola del Signore, di obbedienza filiale, di carità fraterna e di abbandono nelle mani del Padre, lasciando ogni sicurezza, certi del suo amore provvidente.

Questa è la strada per entrare in povertà e umiltà nel regno dei cieli.

 

Mercoledì 20 agosto

Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto

e li hai trattati come noi,

che abbiamo sopportato

il peso della giornata e il caldo

 

Un soldo solo per tutti, perché uno è il tesoro, un soldo perché uno è il regno dei cieli, perché una è la vita eterna, uno è Gesù Cristo.

Un soldo, misura ben definita dall’uomo, vale davanti al Signore l’eternità. È un solo soldo, piccolo quanto un granellino di senape, che contiene già il tutto.

Per il Signore quell’unico soldo non ha tempo o confini, logica di guadagno, possesso o merito, ma è amore, misericordia e desiderio di salvezza.

 

Giovedì 21 agosto

Il regno dei cieli è simile ad un re,

che fece una festa di nozze per suo figlio.

Egli mandò i suoi servi

a chiamare gli invitati alle nozze

 

Il desiderio del re è che tutti gli invitati prendano parte alla festa di nozze del suo figlio, che partecipino con gioia al banchetto che è stato preparato.

Ogni invitato ha un posto speciale, pensato e addobbato per lui. Ogni invitato viene personalmente cercato, trovato e chiamato al banchetto.

Sono le nozze di Gesù Cristo con la Chiesa, e ogni battezzato, in quanto parte di essa, è protagonista di queste nozze, amato e desiderato, ma sempre libero di accettare o rifiutare l’invito.

 

Venerdì 22 agosto

Il tuo popolo sarà il mio popolo

e il tuo Dio sarà il mio Dio

 

L’amore di Rut per Noemi rende carne il comandamento di cui parla Gesù nel vangelo: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente» e «Amerai il tuo prossimo come te stesso».

Rut ama talmente la suocera Noemi da desiderare di appartenere al suo popolo, di rendere onore al suo Dio. I due comandamenti diventano, in Rut, uno solo: ella dona tutto per amore; lascia che sia l’amore a tracciare il sentiero su cui muovere i passi della vita.

Sia così anche per noi!

 

Sabato 23 agosto

Uno solo è il vostro maestro

e voi siete tutti fratelli

 

Al centro dell’esistenza di ciascun uomo sta un luogo che deve essere destinato all’unico maestro, Cristo Gesù.

Da quel centro, sorgente viva di carità, s’irradia l’amore che ci fa riconoscere, in lui, figli di un unico Padre, e dunque fratelli e sorelle tra di noi. La fraternità trova così la sua origine nel cuore della Trinità, in quella abissale relazione reciproca e totale che lega tra loro il Padre, il Figlio e lo Spirito.

Mistero d’amore che fa nascere l’amore nelle profondità del cuore umano, lo moltiplica e lo  rende capace di uscire da sé per donarsi gioiosamente all’altro.

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