
dal sito Rigantur mentes
Le parole sono vasi eletti e preziosi e possono essere riempiti di qualunque cosa anche del vino dell’errore.
Agostino, Confessioni
La potenza della parola
«Era un leone. Immenso, irsuto e luminoso, stava di fronte al sole appena sorto e aveva la bocca aperta nel canto» e attraverso questo canto, Aslan, il leone, ridesta la vita. È l’immagine usata da C.S. Lewis ne Le cronache di Narnia per descrivere la creazione. La parola dà vita.
La Bibbia ci ricorda fin dall’inizio questa ricchezza presente nella parola, Dio crea per mezzo della parola e da quel momento anche le nostre parole – la nostra capacità di dare nome alle cose – diventano una manifestazione di quella potenza. Dio si è raccontato mediante parole umane. A Israele ha consegnato le parole di vita, la legge, quelle parole che tracciano la strada da percorrere.
Questa potenza della parola spiega il pianto di gioia che il popolo prova – come narrato nel libro di Neemia – quando ascolta le parole che Dio ha donato. Il popolo sta tornando dall’esilio, è affaticato, scoraggiato, deluso, ma ascoltare quella parola di misericordia permette di ritrovare forza. Il popolo si rende conto che non può vivere senza fare memoria di quella promessa. La parola di Dio infatti si compie ogni volta che viene ascoltata. Le nostre assemblee sono oggi, ogni volta, il luogo in cui la Parola di Dio continua a incarnarsi…