
10 ottobre 2021
Sap 7,7-11 Sal 89 Eb 4,12-13 Mc 10,17-30
«Dio non sta a badare a quel che può avere, ma a ciò che desidera: ad essere giudicata è la volontà che è invisibilmente sotto lo sguardo scrutatore di colui che è invisibile».
Sant’Agostino, Discorso 301/A, 4
Mancanti
Ci manca sempre qualcosa, siamo spesso insoddisfatti, talvolta non sappiamo neanche noi esattamente quello che vogliamo. Siamo creature, siamo limitati, finiti, ci portiamo dentro un vuoto che non può mai essere colmato definitivamente. Questa condizione può trasformarsi in lamento oppure può spingerci a cercare. Alcuni trascorrono la vita arrabbiati per quello che non hanno, altri si limitano a ripetere e ad eseguire quello che gli altri dicono di fare, altri, per fortuna, si mettono a cercare: non è detto che trovino quello che vogliono, ma certamente si sentono vivi perché sono in cammino.
Discernimento
Se questa è la condizione fondamentale della nostra vita, capiamo bene perché il dono da chiedere, come Salomone ha intuito, è quello della prudenza (Sap 7,7). Si tratta di una forma particolare di saggezza. Non consiste infatti nel possedere informazioni, ma nella capacità di valutare quello che abbiamo davanti. È in altre parole il dono del discernimento: posso avere infatti davanti a me anche tante cose buone, ma non tutte forse mi aiutano in questo momento della mia vita. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
- Se Gesù guardasse dentro di te, cosa vedrebbe?
- Cosa sei chiamato a lasciare per seguire più radicalmente Gesù?