Accogliere l’amore – Omelia di p. Gaetano Piccolo SI per la XIV domenica A

Pubblicato giorno 3 Luglio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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«La prima via è l’umiltà,

la seconda è l’umiltà

e la terza è ancora l’umiltà:

e ogni qualvolta tornassi a interrogarmi,

ti risponderei sempre così».

Agostino, Epistola 118, III, 22.

 

 

Le spighe che portano frutto

Chi porterà più frutto: le spighe che svettano dritte verso il cielo o quelle ricurve che si piegano verso la terra? Benché le prime appaiano più belle, esse in realtà sono vuote. L’estetica non sempre nasconde la sostanza, ma può essere pura forma. Le spighe piegate, invece, sono curvate dal peso dei chicchi che contengono in abbondanza. Sono piegate verso la terra, verso l’humus (da cui viene la parola umiltà), sono le spighe più umili, quelle che portano più frutto. Nel campo degli esseri umani ritroviamo una dinamica simile: molti preferiscono ergersi dritti verso il cielo, apparire belli, ma dentro non contengono niente, sono inutilizzabili. Porta frutto, invece, chi è umile e sa lasciarsi piegare dalla vita. Le persone umili sono flessibili, quelle superbe sono rigide e facilmente si spezzano sotto i colpi della storia. Gli umili infatti sanno riconoscere i propri limiti, ammettono i propri errori, ma nello stesso tempo non si deprimono e non disprezzano la loro vita, perché chi è umile sa anche che può ancora imparare. CONTINUA A LEGGERE

 

 

 

Leggersi dentro

– Sei disposto a riconoscere i tuoi limiti e i tuoi errori o cerchi di apparire sempre perfetto?

– Cosa vuol dire per te essere piccolo?

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