
Quinta domenica di Pasqua (anno C)
15 maggio 2022
At 14,21-27 Sal 144 Ap 21,1-5 Gv 13,31-35
«Eravate invecchiati infatti, per me non costituivate ancora una casa, eravate giacenti sotto le vostre macerie.
Perciò, per essere tratti fuori dal cumulo annoso della vostra rovina, amatevi gli uni gli altri».
Sant’Agostino, Discorso 336,1
Più potenti o più inermi?
Ogni struttura nel tempo tende a consolidarsi, non sempre ci riesce, ma sicuramente questo è l’implicito obiettivo: diventare più forte, più solida, più sicura. Questo vale anche per l’essere umano. Ogni persona infatti mira a formarsi, custodire e difendere una personalità riconoscibile e stabile. Di conseguenza tutto ciò che si presenta come novità, instabilità o provocazione viene regolarmente respinto.
La domanda che la liturgia di oggi ci pone davanti è se questa modalità di strutturazione sia compatibile con la vita spirituale. Abbiamo infatti come obiettivo il potere, mentre la vita spirituale mira all’incontro con la novità di Dio e soprattutto a crescere in un amore che non ci rende più potenti, ma più inermi! CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
- Sei preoccupato di consolidare il tuo potere o sei aperto alla novità di Dio?
- Nel tuo modo di amare ricerchi l’equilibrio o sei disposto a sprecare?