«L’amore infantile segue il principio: amo perché sono amato.
L’amore maturo segue il principio: sono amato perché amo».
E. Fromm
Perdersi si dice in molti modi
Da Omero a Cappuccetto rosso, la vita non ha mai smesso di sembrarci un viaggio in cui ci si può perdere.
A volte, in realtà, avremmo solo bisogno di essere cercati. Spaventati e stanchi, ci mettiamo a gridare perché qualcuno ci senta e si accorga, finalmente, che siamo vivi, proprio come quella pecora smarrita di cui parla Gesù. Ma a volte siamo stati semplicemente dimenticati e non possiamo fare altro che aspettare che qualcuno desideri ritrovarci, proprio come quella moneta che non ha colpa e non ha neppure voce.
E ci sono poi relazioni nelle quali ci siamo perduti. A volte ci perdiamo perché abbiamo deciso di andarcene, a volte, invece, anche se siamo rimasti, avevamo il cuore altrove. Sono quelle relazioni nelle quali solo noi possiamo decidere di ritornare. Proprio come i due figli della parabola. Una parabola, che non a caso non si conclude, ma rimane aperta, come se aspettasse la nostra decisione.
Ci si può perdere in tanti modi, dunque, ma la parabola del Vangelo mostra anche che ogni volta che ci perdiamo, c’è sempre qualcuno che ci sta cercando: un pastore, una donna, un padre…
Leggersi dentro
– Pecora, moneta, figli…diversi modi di perdersi: ti ritrovi in qualcuna di queste immagini?
– Ci sono percorsi di riconciliazione da intraprendere o da offrire in questo momento della tua vita?