Chiamami ancora con il mio nome. Il desiderio di sentirsi riconosciuti – di p. Gaetano Piccolo SJ per la III domenica TO, anno A

Pubblicato giorno 24 Gennaio 2020 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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«Se non ci avessero preceduto quei pescatori,

chi sarebbe venuto a pescarci?»,

Sant’Agostino, Discorso 250

 

Chiamati per nome

Quando perdiamo una persona cara, la cosa che forse ci manca di più è sentirci chiamati per nome. Quando ci troviamo in una situazione difficile, quando non sappiamo cosa fare, quando ci ritroviamo tra persone che non conosciamo, vorremmo sentire chiamare il nostro nome. Desideriamo essere riconosciuti. Nelle nostre situazioni di oscurità, di dubbio, quando ci sentiamo soli e inadeguati, vorremmo sentire pronunciare il nostro nome. Quella parola diventa luce in mezzo alle nostre tenebre, è come se improvvisamente diventasse giorno. È la potenza della parola. E ancor più la potenza di quella Parola che Dio ha detto nella notte dei tempi e che continua a ripetere nell’oscurità del cuore di ogni uomo.

 

In Galilea

Dio infatti raggiunge ogni uomo nella sua Galilea, ai confini, nelle zone in cui ci sentiamo esclusi e periferici. CONTINUA A LEGGERE
 

Leggersi dentro

  • Quale spazio riservi nella tua vita all’ascolto della Parola per sentire l’invito di Dio?
  • Quali sono le reti in cui ti senti impigliato e da cui il Signore vuole liberarti?

 

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