Chiara, anima ardente

Pubblicato giorno 1 Novembre 2018 - ARTICOLI DEL BLOG, S. Chiara d'Assisi

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O madre e sorella Chiara, anima ardente!

Quale fuoco di carità bruciava nel tuo petto!

Quale la tua sete, la tua fame, l’unico necessario alimento?

Cosa… chi ti faceva correre, lottare, agire, stare, soffrire, gioire?

Ci hai detto più con la vita, che con le parole, il senso profondo del tuo esistere, il centro unificante attorno al quale ogni fibra della mente e del cuore trova la sua linfa vitale… Grazie, madre sorella Chiara, per tutto ciò che sei stata e perché ancora oggi, anche se indirettamente, ci parli dell’Unico e sommo Bene attraverso i gesti concreti e il linguaggio semplice di tante madri e sorelle, che da te hanno imparato ad incarnare, nell’umile quotidiano, la forma di vita del Vangelo.

“Vivendo la tua vita sia lode del Signore”: così avevi esortato Agnese, puntando diretto all’essenziale verso il quale ogni nostra scelta deve convergere! Questo sei stata semplicemente, e questo vogliamo e dobbiamo essere: eucaristia vivente, lode e rendimento di grazie; una vita che tutta si riceve, gratuitamente, dal Padre delle misericordie e gratuitamente si dona, effondendo il profumo di Cristo nella Chiesa, in quella dinamica di accoglienza – restituzione propria dell’amore trinitario.

Questo sei stata, madre e sorella Chiara, vaso di alabastro prezioso, scrigno e tabernacolo dell’Altissimo! Hai portato, “Colui che i cieli non potevano contenere, nel piccolo chiostro del tuo seno” e, resa ormai una sola cosa con Lui, l’hai offerto… “Nulla di voi trattenete per voi”… In quell’altissima povertà che è il vivere senza nulla di proprio, sei divenuta ricchezza, bellezza, sorgente di carità per ogni sorella, per ogni uomo,… sostegno delle membra deboli e vacillanti della Chiesa! e poiché non sei più tu che vivi, ma è Cristo che vive in te, il tuo fragile corpo ha assunto davvero la robustezza del granito, della “pietra angolare” sulla quale era edificato…

O madre e sorella Chiara, donna forte nell’umiltà, nella verità di essere stata sempre, anche davanti agli uomini, ciò che realmente sei davanti a Dio! Per questo sei luce! Di questa limpidezza risplendi! Con il Cristo sulla croce, ancora oggi ci inviti a non temere di essere povere, di riconoscere e chiamare per nome la nostra povertà radicale, che è amata, abbracciata, sposata dal Creatore! Ci solleciti ad essere trasparenti e semplici, spoglie di tutto ciò che ci “protegge” da noi stesse, dagli altri e da Dio, per lasciar trasparire l’immagine divina di Colui che “non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini”. Ci ricordi che se abbiamo scelto di vivere nascoste, non è certo per timore, come Adamo nel giardino dell’Eden, ma perché traspaia, in tutta la sua bellezza il volto dell’Amore!

O madre e sorella Chiara, fa risuonare ancora oggi, nell’intimo, la tua voce; guidaci con la tua sollecitudine, custodiscici con la tua protezione! Continua a sussurrare al nostro cuore il dolce nome di Gesù, a far brillare nella memoria il soavissimo ricordo di Lui! Aiutaci a non temere fatica, tribolazione, né umiliazione e disprezzo del mondo per avanzare confidenti e liete nella via della beatitudine. In questo tempo di grazia, donaci di compiere un ‘ritorno alle origini’: facci vibrare della tua passione d’amore, donaci quella tua ‘folle’ audacia che ti ha resa docile allo Spirito e alla sua santa operazione e, come te, diverremo sempre più ciò che già siamo nel sogno di Dio.

Grazie, Chiara madre e sorella!

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