2. Chiara, una donna che cammina con il Signore Gesù
La Legenda di santa Chiara dice subito all’inizio che, fin da piccola, Chiara coltivò la preghiera e una vita di intimità con il Signore e, quando raggiunse l’età del matrimonio, lo rimandò il più possibile, affidando la sua verginità al Signore. Questo perché si sentiva già chiamata a una vita di totale intimità e consacrazione al Signore Gesù (LegsC 3, 1-5). Consacrazione che sarebbe avvenuta in quella Domenica delle Palme del 1212 quando, sempre secondo la Legenda, “avendo preso davanti all’altare della beata Vergine Maria le insegne della santa penitenza ed essendosi sposata l’umile ancella a Cristo come davanti al talamo di questa Vergine” (LegsC 4), scelse definitivamente una relazione sponsale con il Signore Gesù.
Perciò Chiara divenne sempre più maestra nella sequela contemplativa del Cristo povero, umile e crocifisso, insegnando alle sue sorelle e in particolare alla sua grande discepola, Agnese di Boemia, a porsi davanti al mistero dell’Incarnazione come davanti a uno specchio da guardare, considerare e contemplare (cfr. 4 LAg 15-23), per lasciarsi trasformare “nell’immagine della divinità” (3LAg 13). Così, nel suo Testamento, Chiara ci lascia la sua più grande eredità, appunto, la sequela di Cristo, il camminare con Cristo, perché “il Figlio di Dio si è fatto nostra Via” (TestsC 5).
Pausa di silenzio
Preghiamo
Santissimo Padre celeste tu hai eletto la Vergine Maria come sposa dello Spirito Santo e madre del Signore, e hai chiamato la madre santa Chiara a vivere secondo la perfezione del santo Vangelo, donaci di non anteporre nulla alla vita che abbiamo professato, perché con umiltà e gioia seguiamo in tutto le orme del tuo Figlio diletto. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.