
4. Chiara, una donna che cammina con le sue Sorelle
Sono numerosi i passaggi delle Fonti Clariane che testimoniano quanto Chiara, nonostante le numerose grazie concessele da Dio e nonostante il conferimento del titolo di abbadessa, non si è mai sentita al superiore o al di fuori della sua fraternità di Sorelle Povere. Anzi, ella ha condiviso con ciascuna le fatiche e le gioie del comune cammino nella sequela del Cristo povero e crocifisso.
Chiara non ha mai inteso il ruolo della abbadessa in termini di potere sulle Sorelle, ma di servizio e di esempio (cf. TestsC 53.61) stabilendo, ad esempio, che l’abbadessa convochi almeno una volta alla settimana tutte le Sorelle in Capitolo (cf. RsC 4,15), perché ciascuna abbia l’occasione privilegiata di regolare il ritmo del proprio cammino su quello della fraternità intera Inoltre. Chiara, inoltre, non cammina soltanto con le Sorelle a lei fisicamente vicine, ma anche con quelle lontane, come testimoniato dalla bellissima corrispondenza con Agnese di Boemia ed Ermentrude di Bruges.
Davvero, per Chiara non ci sono ostacoli, nemmeno la distanza, per camminare insieme alle sue Sorelle.
Pausa di silenzio
Preghiamo
Padre santo, che ci hai reso tuoi figli e fratelli nel tuo Figlio diletto e hai predisposto con amorosa provvidenza di donarci le une alle altre come sorelle, fa’ che, sotto la guida dell’abbadessa superiamo ogni chiusura egoistica e ogni autoreferenzialità, per vivere in comunione con le sorelle della nostra Federazione e con le clarisse del mondo intero. Per Cristo, nostro Signore.