CHIARA D’ASSISI DONNA SINODALE- Novena 2023 IX giorno

Pubblicato giorno 10 Agosto 2023 - ARTICOLI DEL BLOG, Novene, S. Chiara d'Assisi

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9. Una cum sororibus meis

Dalla quarta lettera di santa Chiara a sant’Agnese di Praga

 

In questo specchio [Cristo incarnato per la nostra salvezza] rifulgono la beata povertà, la santa umiltà e l’ineffabile carità, come potrai contemplare, per grazia di Dio, su tutto lo specchio. Guarda con attenzione – dico – il principio di questo specchio, la povertà di colui che è posto in una mangiatoia e avvolto in pannicelli. O mirabile umiltà, o povertà che dà stupore! Il Re degli angeli, il Signore del cielo e della terra è reclinato in una mangiatoia. Nel mezzo dello specchio poi considera l’umiltà santa, la beata povertà, le fatiche e le pene senza numero che egli sostenne per la redenzione del genere umano. Alla fine dello stesso specchio contempla l’ineffabile carità, per la quale volle patire sull’albero della croce e su di esso morire della morte più vergognosa. Perciò lo stesso specchio, posto sul legno della croce, ammoniva i passanti a riflettere su queste cose, dicendo: O voi tutti che passate per via, fermatevi e guardate se c’è un dolore simile al mio dolore; rispondiamo con una sola voce, con un solo spirito, a lui che grida e si lamenta: Sempre l’avrò nella memoria e si struggerà in me l’anima mia. Lasciati dunque accendere sempre più fortemente da questo ardore di carità, o regina del Re celeste! Contemplando ancora le indicibili sue delizie, ricchezze e onori eterni e sospirando per l’eccessivo desiderio e amore del cuore, grida: Attirami dietro a te, correremo al profumo dei tuoi unguenti o sposo celeste!

 

Stando in questa contemplazione, ricordati della tua madre poverella, sapendo che io ho inciso inseparabilmente il tuo felice ricordo sulle tavole del mio cuore, perché ti considero la più cara fra tutte.

 

O figlia benedetta, poiché l’amore che ti porto in nessun modo potrebbe esprimerlo più pienamente la lingua di carne, ti prego di accogliere con benevola devozione ciò che ti ho scritto in modo incompiuto, cercando di cogliervi almeno l’affetto materno, che provo ogni giorno in ardore di carità verso di te e le tue figlie: ad esse raccomanda assai in Cristo me e le mie figlie.

 

Sta’ bene, figlia carissima, insieme alle tue figlie fino al trono di gloria del grande Dio e pregate per noi.

 

 

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