Chiuso per paura. Itinerari personali di risurrezione. Omelia di p. Gaetano Piccolo SJ per la II domenica di Pasqua

Pubblicato giorno 22 Aprile 2022 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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Meditazione per la

Seconda domenica di Pasqua (anno C)

24 aprile 2022

At 5,12-16   Sal 117   Ap 1,9-11.12-13.17-19   Gv 20,19-31

«Signore mio e Dio mio! 

Vedeva e toccava l’uomo,

ma confessava Dio che non vedeva né toccava.

Attraverso ciò che vedeva e toccava,

rimosso ormai ogni dubbio,

credette in ciò che non vedeva».

Sant’Agostino, Omelia 121, 5

La fede non è automatica

Nella vita reale non ci sono automatismi: non ci si fida immediatamente, non si crede senza esitazione, non si comincia ad amare accedendo un interruttore. Tutto passa attraverso dubbi, domande e incertezze. La fiducia è un cammino che comincia con il rischio, l’affetto è il frutto di un cammino che passa anche attraverso vie secondarie, smarrimenti  e ritorni.

Persino la fede, anche quella dei primi discepoli, non è un evento automatico o immediato. I racconti delle apparizioni del Risorto descrivono discepoli che sperimentano la fatica di credere, presi dalla paura e dal dubbio. Forse è proprio questo lo scopo dei racconti delle apparizioni: mostrarci degli esempi in cui rivederci. Tant’è vero che, stranamente, i Vangeli non raccontano l’apparizione di Gesù a sua Madre, dal momento che, credo, Maria non ha mai dubitato della risurrezione del Figlio. CONTINUA A LEGGERE

Leggersi dentro

  • In che condizioni sono le porte del mio cuore? Chiuse per la paura? Socchiuse o spalancate?
  • Come potrei descrivere la mia relazione con Gesù in questo momento della mia vita?
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