Commenti ai vangeli della settimana 11-17 febbraio, VI del tempo ordinario e di inizio Quaresima

Pubblicato giorno 9 Febbraio 2024 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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11 Febbraio Domenica

Sia che mangiate sia che beviate

sia che facciate qualsiasi altra cosa,

fate tutto per la gloria di Dio

 

Sempre san Paolo scrive ai romani: «Colui che mangia, non disprezzi chi non mangia; colui che non mangia, non giudichi chi mangia». Quello che conta è operare per la gloria di Dio e non per la gloria del nostro orgoglio.

Un detto rabbinico suggerisce: «Non sbirciare fuori di sé, non sbirciare dentro gli altri, non pensare a se stessi». Il primo invito chiede di custodire e santificare la propria anima nel modo che è proprio di ciascuno; il secondo raccomanda il rispetto del mistero dell’anima del proprio simile astenendosi dal cercare di penetrarvi in modo indiscreto o per utilizzarlo per i propri scopi; il terzo avverte di non prendere se stessi come fine della vita di relazione con sé e con il mondo.

Digiunare, non digiunare, o qualsiasi cosa deve essere fatta per la gloria di Dio!

 

12 Febbraio Lunedì

Se qualcuno di voi è privo di sapienza,

la chieda a Dio, che dona a tutti

con semplicità e senza condizioni,

e gli sarà data.

La domandi, però, con fede

 

Preghiamo le parole di Salomone nel libro della Sapienza:

«Dio dei padri e Signore di misericordia, che tutto hai creato con la tua parola, e con la tua sapienza hai formato l’uomo… Dammi la sapienza, che siede accanto a te in trono, e non mi escludere dal numero dei tuoi figli… Se qualcuno fra gli uomini fosse perfetto, privo della sapienza che viene da te sarebbe stimato un nulla. Con te è la sapienza che conosce le tue opere, che era presente quando creavi il mondo; lei sa quel che piace ai tuoi occhi e ciò che è conforme ai tuoi decreti. Inviala dai cieli santi, mandala dal tuo trono glorioso, perché mi assista e mi affianchi nella mia fatica e io sappia ciò che ti è gradito. Ella tutto conosce e tutto comprende: mi guiderà con prudenza nelle mie azioni e mi proteggerà con la sua gloria».

 

13 Febbraio Martedì

Nessuno dica «Sono tentato da Dio»;

perché Dio non tenta nessuno.

Ciascuno è tentato dalle proprie passioni…

Poi le passioni concepiscono e generano il peccato

 

In noi abitano passioni positive e negative. Se ne assecondiamo una che ci porta al bene difficilmente ne riferiamo a Dio l’origine, ma quando prendiamo a braccetto una passione negativa scarichiamo subito su Dio la causa della nostra caduta: Dio mi ha tentato per mettermi alla prova e, ovviamente, sono caduto perché egli è troppo forte; questo è il pensiero strisciante che ha la sua origine nell’Eden.

Che padre è quello che si diverte a mettere alla prova i suoi figli amati? Giacomo ci richiama per farci riconoscere le passioni che ci abitano, ma che non sono ancora peccato se noi le governiamo, magari alimentando di più quelle buone. Resta vero che dalle passioni si può innescare una dinamica che passa dal concepire desideri e pensieri negativi fino a generare un vero e proprio peccato.

 

14 febbraio 2024 Mercoledì

State attenti a non praticare la vostra giustizia

davanti agli uomini…

Il Padre tuo che vede nel segreto

ti ricompenserà

 

Gesù richiama i discepoli a fare attenzione che l’elemosina, la preghiera e il digiuno siano praticati senza ostentazione, senza ipocrisia, senza compiacimento, senza ricercare l’ammirazione degli uomini.

Più volte ripete nel vangelo di oggi: «Il Padre tuo vede nel segreto». Le opere buone, la preghiera, il digiuno, restino nel segreto. Il Padre conosce, vede; a lui nulla sfugge dei nostri sacrifici, della nostra gratuità, delle nostre umiliazioni. Lui è il Padre che ricompensa tutto e al quale ci abbandoniamo in maniera fiduciosa e totale.

Con questa Parola e con l’imposizione delle ceneri sul capo iniziamo oggi la Quaresima; intraprendiamo il cammino di conversione, di ritorno al Signore con tutto il cuore per giungere rinnovati a celebrare la Pasqua del Signore Gesù.

 

15 febbraio 2024 Giovedì

Se qualcuno vuol venire dietro a me,

rinneghi sé stesso,

prenda la sua croce ogni giorno

e mi segua

 

Gesù, per la prima volta nel vangelo secondo Luca, annuncia la sua passione, morte e risurrezione. Poi, rivolgendosi a tutti dice che se qualcuno vuole seguirlo deve smettere di pensare a sé stesso ma deve prendere ogni giorno la sua croce e andare dietro a lui.

Ogni giorno siamo chiamati a scegliere se seguire la logica del mondo o quella evangelica, se perdere per amore di Gesù, ossia vivere come ha fatto lui donando gratuitamente, facendo del bene, perdonando ogni offesa; oppure cercare noi stessi, il proprio tornaconto, il proprio successo e potere.

Scegliamo la strada che conduce alla vita e alla salvezza e, con il suo aiuto, portiamo con lui la nostra croce quotidiana.

 

16 febbraio 2024 Venerdì

Il digiuno che voglio:

sciogliere le catene inique, togliere i legami del giogo…

Quando lo sposo sarà loro tolto

allora digiuneranno

 

Nella pagina profetica di Isaia il Signore dice che vuole la giustizia e la solidarietà con i poveri; senza questo la pratica rituale del digiuno non ha valore ai suoi occhi.

Come viviamo il digiuno? Il digiuno è una privazione; tante persone ancora oggi non possono saziare la loro fame a causa di disuguaglianze che ci sono nel mondo, altre persone invece digiunano per un benessere fisico, altre ancora digiunano volontariamente per una causa, per denunciare ingiustizie, per protestare. La pratica del digiuno cristiano è segno di una mancanza, di un vuoto: «lo sposo è tolto» e questa assenza deve alimentare il desiderio della sua presenza.

In questo tempo quaresimale alimentiamo la nostra vita ascoltando la sua Parola e rendendoci solidali con quanti sono nel bisogno.

 

17 febbraio 2024 Sabato

Gesù vide un pubblicano di nome Levi,

seduto al banco delle imposte,

e gli disse: «Seguimi!».

Ed egli, lasciando tutto,

si alzò e lo seguì

 

Gesù, prima di rivolgere la parola al pubblicano Levi rivolge a lui il suo sguardo. Guarda questo uomo seduto al banco delle imposte, sa che è disprezzato dalla gente a causa del mestiere che svolge e lo guarda con sentimento di amore.

Questo sguardo, questo invito «Seguimi» fanno rialzare Levi, lo rimettono in piedi. Egli si sente amato, stimato, forse non lo sperava più da nessuno; lascia tutto, segue Gesù e gli prepara un grande banchetto nella sua casa. Gesù è venuto a chiamare i peccatori e chi lo ascolta e accoglie la sua parola cambia il proprio modo di vivere. Nessuno è giusto, tutti siamo deboli e peccatori ma Gesù è venuto per chiamarci a conversione.

Il suo sguardo d’amore e il suo invito ci invitano a convertirci seguendolo.

 

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