
12 Maggio Domenica
Andate in tutto il mondo
e proclamate il vangelo
ad ogni creatura
Nel vangelo di Marco ci viene detto che gli apostoli «partirono e predicarono dappertutto». Che cosa li sveglia dal loro torpore e li rende capaci di spargere ovunque la buona notizia della resurrezione di Gesù? È la consapevolezza che Gesù non se n’è andato definitivamente, ma che in modo misterioso e profondissimo è con loro!
E per noi cosa significa credere? È riconoscere, come ha fatto quel primo gruppo di undici uomini feriti e deboli, che Gesù è vivo e ci accompagna nel nostro cammino quotidiano. Ma soprattutto si fida così tanto di noi da inviarci in tutto il mondo ad annunciare la sua morte e risurrezione.
Invochiamo l’aiuto del Signore per essere degni annunciatori del suo messaggio di salvezza.
13 Maggio Lunedì
Abbiate coraggio:
io ho vinto il mondo!
Nel leggere il vangelo di oggi sentiamo risuonare in noi, insieme alle parole degli apostoli che riconoscono in Gesù il Figlio di Dio, anche le nostre parole e promesse fatte al Signore in diversi momenti di entusiasmo e gioia, quando abbiamo sperimentato la bellezza della fede!
Ma Gesù fa presente agli apostoli la loro fuga disonorevole nel momento della passione, quando essi sono fuggiti e lo hanno lasciato solo. Gesù non vuole umiliare i suoi apostoli, ma ricorda a loro e anche a noi che credere in lui significa avere anche una buona dose di coraggio. Il coraggio di non lasciarci accecare dalla luce quando tutto va bene. Il coraggio di non lasciarci schiacciare dal buio della paura quando credere in lui diventa impegnativo.
Gesù aiutaci a credere in te con coraggio.
14 Maggio Martedì
Rimanete
nel mio
amore
L’invito di Gesù in questo brano del vangelo è quello di rimanere in lui, di prendere dimora nel suo amore.
Gesù ci invita ad essere stabili, ben ancorati in questa verità che è la presenza del suo amore per ogni uomo. Questa è la certezza che anima il suo cuore: l’amore di Dio suo Padre. Gesù desidera che questa sia la certezza dei suoi discepoli e di tutti i credenti. Solo se facciamo esperienza dell’amore di Dio che Gesù ci ha portato, possiamo amarci gli uni gli altri come lui ci ha amato. Un amore che è dare la vita per i fratelli, proprio come lui ha donato tutto per noi.
Signore Gesù, aiutaci a cercare sempre di vivere nel tuo amore; fa’ che la nostra vita sia ben salda e ancorata nel tuo amore.
15 Maggio Mercoledì
Gesù
alzati gli occhi al cielo
pregò
Giovanni riporta nel vangelo la preghiera sacerdotale di Gesù. Gesù prega il Padre: alza gli occhi al cielo e si rivolge al Padre.
Gesù è costantemente rivolto al Padre, lo sente vicino, percepisce forte il suo grande amore. Gesù prega il Padre per noi, per la Chiesa, per l’umanità intera di ogni luogo e di ogni tempo. In particolare Gesù ricorda al Padre quelli che lui gli ha affidato: coloro che verranno e professeranno la fede nella sua morte e risurrezione, cioè, anche noi credenti di oggi. Gesù prega perché sappiamo vivere nella comunione e nell’unità. Prega perché possiamo essere gioiosi, perché possiamo essere custoditi dal male, perché siamo consacrati nella verità.
Gesù oggi ci insegna ad alzare gli occhi al Padre e insieme a lui guardare il mondo con amore e speranza.
16 Maggio Giovedì
Come tu Padre, sei in me
e io in te,
siano anch’ essi in noi,
perché il mondo creda
che tu mi hai mandato
La parola del vangelo di questa giornata ci ricorda che la logica della vita di Gesù non è quella di pensare a sé stessi, anche quando mancano poche ore al suo arresto.
Per Gesù la cosa più importante non è salvare sé stesso, ma affidare i discepoli al Padre. Il suo affidarsi consiste nel chiedere che i discepoli rimangano uniti come una famiglia; siano una sola cosa, come il Figlio è unito al Padre. L’unica cosa che interessa a Gesù è che i Discepoli si sentano figli e fratelli, che camminano insieme per creare comunità e per annunciare il vangelo. Un annuncio che sia la testimonianza dell’amore vicendevole che hanno accolto dal Signore Gesù e che nasce dall’unione che lui ha con il Padre.
17 Maggio Venerdì
Ma quando sarai vecchio
tenderai le tue mani,
e un altro ti vestirà
e ti porterà dove tu non vuoi
Per compiere la volontà di Dio, è anche necessario imparare ad accogliere l’amore e la cura degli altri.
Questo ci permette di abbassare il nostro orgoglio e di non vivere nell’illusione che nella vita possiamo essere completamente autonomi e fare tutto da soli. Inoltre ci apre ad accogliere il dono della misericordia e del perdono, così come lo accoglie Pietro, che aveva rinnegato per tre volte il Maestro. L’apostolo rimane addolorato che Gesù gli chieda per tre volte: «Mi vuoi bene?», ma aveva bisogno di accogliere il suo perdono.
Il risorto insegna che l’amore verso il prossimo è chiamato ad assumere il volto della misericordia e dell’accoglienza della povertà del suo peccato. Abbiamo bisogno di donarci reciprocamente questo amore.
18 Maggio Sabato
Se voglio che egli rimanga
finché io venga,
a te che importa?
Nella pagina del vangelo ci viene indicato un atteggiamento del Signore Gesù che ci incuriosisce: di fronte alla domanda di Pietro sembra non voler dare una risposta diretta.
Ciò che interessa al Signore sembra essere il fatto che Pietro si metta alla sua sequela, senza preoccuparsi di altre cose che possono solamente intralciare il passo. Pietro aveva abbandonato Gesù nel momento del rinnegamento, ed ora è chiamato a perseverare nel suo cammino di discepolo, fino a portare a termine la missione ricevuta con libertà, amore e perdono.
Sentiamoci anche noi invitati a seguire il risorto sui sentieri della nostra vita, senza distrazioni inutili e camminando con fiducia e speranza sulle strade del regno.