Commenti ai vangeli della settimana di Pentecoste

Pubblicato giorno 17 Maggio 2024 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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19 Maggio Domenica

Lo Spirito della verità
che precede dal Padre
egli darà testimonianza di me;
e anche voi date testimonianza,
perché siete con me
fin dal principio

La Pentecoste ci insegna ad aprire il nostro cuore, per ascoltare e fare spazio allo Spirito santo e alla sua
opera in noi.
Lo Spirito è il dono della verità che Gesù ci ha insegnato attraverso i gesti di amore che attraversano tutta la
sua vita; basta solo pensare all’ultima cena, dove Gesù si mette a lavare i piedi ai suoi. Gesti che fanno
parte del quotidiano, che toccano concretamente la vita e che ci invitano a coinvolgerci in profondità nelle
relazioni. Gesti che ci invitano ad imitare il Signore Gesù e ad essere creativi nella testimonianza del suo
Spirito di amore.
Gesti che ci coinvolgono e che aprono in noi una nuova logica di vita, che è quella del vangelo: chiamati per
servire e non per essere serviti!
Lunedì 20 maggio
Ne compirà
di più grandi
La fede in Gesù compie il miracolo di una vita che supera quella del maestro.
La figura di san Bernardino da Siena, che oggi la famiglia francescana ci dona di ricordare, ne è uno
splendido esempio. È la prova della potenza della fede e dell’efficacia di una vita di preghiera fatta
nel suo nome. L’amore a Cristo crocifisso e la fede nella sua presenza reale nell’eucaristia hanno
spinto il nostro santo a essere instancabile annunciatore di quel nome che è fonte di salvezza.
In lui possiamo contemplare l’opera stupenda dello Spirito e l’esperienza che la parola accolta
compie, l’opera di Cristo, continuandola nel tempo e rendendola visibile e attuabile.

Martedì 21 maggio
Di che cosa stavate discutendo
per la strada?

Molte sono le domande che Gesù pone ai suoi discepoli, alla gente, ai potenti del suo tempo. Sono
domande che vengono rivolte anche a noi, alla nostra vita, che penetrano come una spada per
fare verità, per vedere quali desideri ci abitano, quali pensieri ci occupano e preoccupano, quali
motivazioni sostengono le nostre scelte e le nostre azioni, che cosa ci sta veramente a cuore.
Potremmo anche interrogaci sul contenuto delle nostre discussioni per comprendere la portata di
ciò che c’è in gioco, quello che ci muove realmente, e valutare la proporzione delle energie che
investiamo in cose forse vane e superficiali.
Il Signore ci doni un cuore retto e parole sapienti che sappiano costruire l’esistenza su ciò che
veramente è importante e vitale, su ciò che rimane per sempre.

Mercoledì 22 maggio
Chi non è contro di noi
è per noi

Siamo soliti dividere il mondo tra chi è con noi e ci è contro di noi, abitudine antica e sempre
nuova che non ha visto esenti nemmeno i discepoli.
Il male antico del settarismo coinvolge gruppi dentro e fuori la Chiesa. Abbiamo la pretesa, il
diritto di invocare il nome del Signore, di avere l’esclusiva sulla verità, di essere i più fedeli
detentori della fedeltà al vangelo. Non ci accorgiamo che così il nome di Gesù, che dovrebbe
essere sorgente di unità, diventa via di esclusione e divisione.
Il Signore ci doni di comprendere che il suo regno va oltre i nostri ristretti confini; ci doni uno
sguardo libero e penetrante per riconoscere i testimoni del vangelo, umili e nascosti, che sono
felici di appartenere solo al Signore!

Giovedì 23 maggio
Se la tua mano
ti è motivo di scandalo,
tagliala

Il vangelo si propone oggi in tutta la sua radicalità, con una parola forte che ci scuote.
L’invito di Gesù è a vigilare su di noi per estirpare ciò che può divenire pietra d’inciampo nel
cammino della fede dei fratelli. Quanto può ostacolare la vita dei credenti, va reciso con fermezza!
Noi, invece, cerchiamo sempre di trovare compromessi con il vangelo, accomodando le sue parole
esigenti. Rischiamo così di annacquarlo, renderlo insignificante, e perdiamo la possibilità di
immettere nel mondo la sapienza del Signore: diveniamo sale che non ha sapore, parola muta che
non dice più nulla.
Ritroviamo il sapore di un lieto annuncio che riempie la nostra esistenza, lasciamo che il fuoco
dello Spirito arda in noi e ci renda appassionati testimoni del risorto nel nostro oggi.

Venerdì 24 maggio
Le opere che io faccio
nel nome del Padre
queste testimoniano di me

Oggi ricordiamo la Dedicazione della basilica di san Francesco, considerata madre di tutte le chiese
dell’Ordine francescano; qui è onorato il corpo di san Francesco da tantissime persone di buona
volontà.
La bellezza di questo tempio esalta la santità di colui che ha voluto essere piccolo araldo del re dei
re. La maestosità di quest’opera dell’uomo, capolavoro d’arte, è icona dell’opera stupenda che Dio
ha compiuto nella vita del Povero di Assisi: tutta la sua esistenza, infatti, è stata un’opera costruita
nel nome del Padre, un tempio santo non fatto di mattoni, ma di una vita conforme a Cristo
crocifisso.
Anche oggi Francesco ci invita a fare la nostra parte, a lasciarci istruire da Cristo, per dedicare a lui
la nostra esistenza ed essere quel tempio santo che rende gloria al Padre dei cieli.

Sabato 25 maggio

A chi è come loro
Appartiene
il regno di Dio

Oggi poni alla nostra attenzione un bambino; ci chiedi di metterlo al centro perché possiamo
vederlo bene, come modello da imitare nella nostra sequela.
Spesso i bambini sono capricciosi e un po’ egoisti, centrati sui loro bisogni. Essi però dipendono
completamente dagli adulti: hanno bisogno di cura, di amore, di educazione: sono totalmente
recettivi. Godono della vita: cadono e si rialzano, sono semplici e attendono che tutto gli venga
donato. I bambini vivono della fiducia verso gli adulti, del loro sguardo di amore e benevolenza che
li fa crescere e aprire alla vita.
Per entrare nel regno non servono le nostre abilità e conquiste, ma il nostro farci accoglienza.
Risvegliamo il bambino che è in noi!

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