
Il Signore renderà a ciascuno
secondo la sua giustizia e fedeltà
Se Dio davvero ci rendesse secondo la nostra capacità di essere giusti e fedeli potremmo cominciare a preoccuparci; ma se intendiamo che si tratta della sua giustizia e della sua decisione di esserci fedele, allora possiamo tirare un fiato.
Dio non ha intenzione di mollarci. Questo ci deve servire da stimolo per camminare nella sequela effettiva del suo amore misericordioso, per l’onore e la soddisfazione di essere partecipi al disegno di salvezza in cui, per pura grazia, siamo stati accolti. Se Dio ci ha amati per primo, nessuno sforzo ci sembrerà eccessivo e inutile.
Aggiungiamo la nostra goccia nel mare di bene del Signore: ci darà una gioia così grande che ci sembrerà una ricompensa inaspettata. Non mostriamoci dunque indolenti e anche facciamo del nostro meglio per seguire le orme del Maestro.
24 FEBBRAIO LUNEDI’
Ogni sapienza viene dal Signore
e con lui rimane per sempre
E pensare che crediamo di essere noi ad avere delle idee geniali! Siamo fieri delle nostre trovate, di non dover ringraziare nessuno, così ogni delusione ci sembra un’ingiustizia. Invece siamo stati ingiusti noi a non riconoscere la provenienza dei pensieri buoni e non ci siamo lasciati guidare dal loro autore.
È la sapienza di Dio che governa la nostra vita; ricordarcene è l’unico modo per non andare fuori strada. Dio sa e ama: due condizioni ottimali per noi. C’è davvero da stupirci che continuiamo a cercare un’autonomia inutile, dannosa e irrealizzabile.
Cominciamo di nuovo ad affidarci: le nostre azioni porteranno frutto e noi potremo essere orgogliosi di aver dato un contributo all’immensità della sapienza di Dio che, nella sua bontà, rende necessaria la nostra parte, per quanto umile.
25 FEBBRAIO MARTEDI’
Voi che temete il Signore
sperate nei suoi benefici,
nella felicità eterna e nella misericordia
poiché la sua ricompensa
è un dono eterno e gioioso
Temere il Signore è un’espressione che non è più di moda; abbiamo voluto liberarci dall’idea di un Dio oppressivo e distante…
La maestà di Dio, in realtà, a volte è un po’ terribile, come un mare in tempesta. Ma Gesù, dormendo accanto a noi sulla barca della vita, ci permette di lasciarci trascinare da questa immensità senza esserne schiacciati.
Dio non ci vuole impavidi, incapaci di fronteggiarlo nella sua grandezza. Accogliendolo infinitamente al di là delle nostre aspettative potremo aprirci a un futuro che ci vedrà colmati del nostro desiderio di felicità. Fare lo sforzo di ammettere che non c’è nessun altro come lui fa un po’ impressione. Ma ne vale la pena.
26 FEBBRAIO MERCOLEDI’
Chi ama la sapienza
ama la vita,
chi la cerca di buon mattino
sarà ricolmo di gioia
Per chi credeva che per godersi la vita la sapienza fosse più che altro un impiccio, qui si dice che senza l’una anche l’altra perde il suo sapore, la sua gioia, oltre che la sua verità. Dobbiamo dunque essere cacciatori di sapienza sin dall’inizio della nostra giornata, quando tutte le possibilità sono ancora intatte.
Non sono necessarie grandi scelte: ogni momento ha in sé la possibilità di essere vissuto alla luce della grazia; sta a noi affidarci a Dio che non smette di prendersi cura, se glielo permettiamo, conducendoci lungo sentieri di una giornata ricca di gioie condivise.
Nessun bene infatti ci viene dato per tenerlo tutto per noi, niente di ciò che otteniamo ci farà gustare la pienezza della vita se non siamo grati di poterlo donare.
27 FEBBRAIO GIOVEDI’
Non confidare nelle tue ricchezze
e non dire:
«Basto a me stesso»
Questo è il vero antidoto a chi cerca la propria autosufficienza e, non trovandola, cade nella frustrazione: per quanto uno sia ricco e pensi di potersi garantire così la vita, non può bastare a se stesso. Nemmeno Dio.
Infatti lui, che è relazione d’amore, ci ha voluto fratelli, nonostante spesso preferiamo pensarci figli unici. Sappiamo per esperienza che la solitudine è il peggiore dei mali, l’egoismo è la sua malattia e la paura ci tiene lontani dagli altri per timore di non essere capiti, apprezzati. Vorremmo star bene da soli e non ci riusciamo.
Tanto vale smettere di provarci: usiamo le nostre energie per creare legami positivi, dando fiducia all’intelligenza del Signore che ci mostrerà i doni meravigliosi che ha in serbo per noi, tutti insieme.
28 FEBBRAIO VENERDI’
Chi teme il Signore
sa scegliere gli amici
Cercare di avere verso tutti un sentimento benevolo va bene, ma non tutti sono nostri amici, capaci di capirci al volo, di stimarci, che sanno dirci quando sbagliamo, che sanno sollevarci con uno sguardo. Anche Gesù li aveva.
Però bisogna saperseli scegliere; e il confronto con Dio è la vera discriminante. Se non ci sostiene nella fede, se non sa dire quella parola in cui sentiamo risuonare l’invito del Signore, se si lamenta con noi, se rincara la dose quando ci sentiamo sconfitti, se si compiace a vederci avviliti non è un vero amico, anche se lo credevamo.
Gli amici giusti sono una risorsa preziosa. Perché l’esistenza sa essere dura, ma l’amicizia vera un grande balsamo.
1 MARZO SABATO
Dio pose davanti agli uomini la scienza
e diede loro in eredità
la legge della vita
Dio non ha buttato l’umanità nel mondo senza indicazioni per vivere in pienezza; ci ha messo in condizione di conoscere la struttura del mondo unendo il dono della creazione con la nostra intelligenza.
Dio è un padre di questo tipo: ci dà tutto il necessario, a patto che lo andiamo a cercare; sa che la dignità dell’uomo è la scoperta. La scienza, così preziosa e così difficile da utilizzare senza che diventi un’arma, ci è stata posta innanzi perché diventasse il nostro modo di rispondere con gratitudine alla creazione divina, scoprendone la sua bellezza.
Non sarà lei però, nonostante tutti i suoi progressi, a permetterci di liberarci della premurosa dipendenza da Dio. Molti lo danno per scontato, ma una scienza che dimentica la sua radice creaturale non porta a niente di buono.