Commenti ai vangeli della VII settimana di Pasqua 2025 – Calendario del Patrono d’Italia

Pubblicato giorno 30 Maggio 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 1° Giugno

Ma voi restate in città,

finché non siate rivestiti

di potenza dall’alto

 

Con il mistero dell’Ascensione di Gesù al cielo entriamo nel tempo della Chiesa: così come i suoi discepoli, anche noi, e tutti i credenti dopo di noi, siamo invitati a rimanere fedeli alla Parola ricevuta e ascoltata, vigilanti nell’attesa di un rinnovato incontro con Cristo.

L’assenza di Gesù diventa tempo di testimonianza dentro la povertà e la ferialità della nostra vita quotidiana. Seguendo l’invito degli angeli, volgiamo i nostri occhi sulla terra; rimaniamo nell’umiltà, assumendo la nostra umanità piena di contraddizioni ed eleviamo il cuore alla speranza di una vita piena della gioia che scaturisce dall’incontro con il Signore.

 

Lunedì 2 Giugno

Nel mondo avete tribolazioni,

ma abbiate coraggio:

io ho vinto il mondo!

 

Il Signore Gesù ci incoraggia e ci invita a trovare pace in lui.

Anche se siamo inclini alla debolezza, esposti alle tentazioni e al dubbio della fede, possiamo vivere nella certezza che lui ha vinto il mondo, quel mondo che vorrebbe farci dimenticare Dio e renderci consumatori ciechi di beni inutili.

Se rimaniamo uniti alla sua Parola, potremo attraversare le inevitabili tentazioni che ci insidiano e combattere la buona battaglia della fede.

 

Martedì 3 Giugno

Prego per coloro

che tu mi hai dato,

perché sono tuoi

 

I santi di cui oggi la Chiesa ci invita a fare memoria sono i primi martiri dell’Africa nera, un gruppo di ventidue credenti originari dell’attuale Uganda.

La preghiera di Gesù che la liturgia ci consegna riguarda anche loro, come tutti i credenti lungo il corso della storia. Per intercessione di questi santi martiri dell’Africa, vogliamo credere che il mistico campo della Chiesa si possa accrescere di nuovi figli e fratelli perché sia testimoniata la presenza del Signore Gesù. E tutto il mondo potrà così sperimentare la pace che nasce dall’accogliere la sua parola.

 

Mercoledì 4 Giugno

Custodiscili

nel tuo nome

 

Cristo Gesù è il vero custode e protettore della nostra umanità: tra le sue braccia tutti noi possiamo trovare un rifugio sicuro.

Facciamo nostri gli stessi sentimenti di cura e sollecitudine che Gesù ha testimoniato in tutta la sua vita: nessuno di quanti ha incontrato lo ha lasciato indifferente.

Anche noi prendiamoci cura dei nostri fratelli: impegniamoci ad essere custodi dell’unità e della pace nelle nostre famiglie. Lavoriamo perché sempre venga messo in risalto ciò che unisce e non ciò che divide, nel rispetto dell’unicità e diversità di ognuno.

 

Giovedì 5 Giugno

Siano

una sola cosa

 

In questa preghiera di Gesù siamo ricordati e coinvolti anche noi.

Il suo desiderio è che tutta l’umanità formi una sola cosa con lui come lui lo è con il Padre. A partire dal suo desiderio, impegniamoci anche noi, con l’aiuto dello Spirito santo, ad essere sempre più uniti al Signore, lasciando che la sua vita diventi sempre più il modello della nostra.

Continuiamo a camminare in comunione con il Signore e sperimenteremo che l’unità con i fratelli è possibile, nonostante le difficoltà e le sfide quotidiane che vorrebbero convincerci che la pace e la convivenza serena sono sogni impossibili….

 

Venerdì 6 Giugno

Seguimi

 

Gesù, in un dialogo serrato, vuole rendere consapevole Pietro che è possibile prendersi cura dei fratelli senza prima aspettare di aver superato i propri limiti. Non è necessario essere perfetti per iniziare ad essere buoni discepoli del Signore.

Accogliamo anche noi l’appello che il Signore ci rivolge nella liturgia odierna a seguirlo, come l’apostolo Pietro, secondo le nostre effettive possibilità, senza perderci in fantasie irrealizzabili che ci fanno rimanere fermi senza avanzare di un passo.

Rimaniamo nell’abbandono fiducioso nel Signore Gesù certi che possiamo amare sperimentando il suo aiuto e la sua forza.

 

Sabato 7 Giugno

Il mondo stesso non basterebbe

a contenere i libri

che si dovrebbero scrivere

 

La conclusione della lettura del vangelo secondo Giovanni, che ci ha accompagnato in queste settimane di Pasqua, ci invita interiormente a considerare le parole e i gesti del Signore risorto non solo come fissate nel passato, ma nella loro capacità di rimanere perennemente attuali nell’opera di risurrezione ancor oggi in atto nella storia del mondo.

Ogni giorno, infatti, è una pagina di quel libro che deve essere ancora scritto: storia di salvezza che passa attraverso le nostre mani e i nostri cuori.

Lo Spirito che invochiamo, in questa vigilia della solenne Pentecoste, ci aiuti a scrivere le nostre pagine nel gran libro della storia della salvezza.

 

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