Commenti ai vangeli della XI settimana del tempo ordinario

Pubblicato giorno 13 Giugno 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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15 Giugno Domenica della SS. Trinità

Molte cose

ho ancora

da dirvi

 

Oggi celebriamo la solennità della Santissima Trinità, contemplando il Dio Trino ed Uno.

Anche noi probabilmente, come i discepoli,  tante volte ci domandiamo il perché di tante situazioni che viviamo; forse ci sarà capitato anche di porci delle domande su questo grande mistero di Dio. Mistero di cui ciascuno di noi fa parte, perché siamo figli amati di Dio, siamo tempio dello Spirito santo, veniamo dal Padre e a lui torneremo. San Paolo nella lettera ai Romani ci ricorda che l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori.

Ringraziamo il Padre per tutti i suoi doni, ringraziamo il Figlio per essersi donato per noi, ringraziamo lo Spirito santo per aver preso dimora in noi. Chiediamo il loro aiuto per testimoniare l’amore di Dio con la nostra vita.

 

16 Giugno Lunedì

Avete inteso

che fu detto…

ma io vi dico

 

In questi giorni ascolteremo questa apertura del discorso da parte di Gesù: Avete inteso che fu detto… ma io vi dico. Il Signore si fa conoscere  come colui che non è venuto ad abolire il vecchio, ma a dare un pieno compimento: in lui tutte le cose acquistano nuova vita.

Il brano evangelico di oggi non ci chiede di essere semplicemente passivi di fronte al male che può venire da un altro; al contrario: ci sprona ad essere fortemente attivi, secondo una nuova logica, quella dell’amore. Ama, senza porre condizioni, senza fare calcoli, senza dare spazio alla vendetta o ai giudizi di opposizione, che negano la nostra identità fondamentale: quella di essere figli dello stesso Padre, e quindi tutti fratelli.

Mi chiedo: seguo le mie logiche antiche che non mi permettono di vivere da figlio e fratello?

 

17 Giugno Martedì

Amate i vostri nemici

e pregate per quelli

che vi perseguitano.

 

Verrebbe da dire che il vangelo di oggi esagera: essere perfetti come il Padre può apparire come una richiesta eccessiva, soprattutto se crediamo di dover compiere questa impresa da soli, puntando sulle nostre forze. Ma se teniamo in mente quel Nulla è impossibile a Dio che l’angelo dice alla Vergine, allora forse troviamo una chiave per comprendere meglio.

Solo guardando al risorto, il Signore che muore in croce amando e perdonando, possiamo intuire che l’impossibilità diventa bellezza nel suo comandamento di amare i nemici, perdonandoli, perché prima di essere nemici sono fratelli, figli dello stesso Padre.

Chissà forse anche io, oggi stesso, posso provare a vivere un gesto straordinario, di amore gratuito verso quella persona che non avrei mai immaginato di poter amare…

 

18 Giugno Mercoledì

Il Padre tuo

che vede nel segreto

ti ricompenserà

 

A qualche giorno dall’inizio dell’estate ascoltiamo di nuovo il vangelo proclamato al termine dell’inverno, il Mercoledì delle Ceneri.

Sembra che in questo cambio di stagione siamo invitati a tenere la bussola orientata sulla direzione che rimane valida non solo nei tempi forti dell’anno liturgico. Elemosina, preghiera e digiuno sono strumenti sempre attuali, se compresi non come sterile esercizio di ascesi per farsi lodare dagli altri, o per auto-compiacersi: in questo caso sarebbero inutili, privi di ricompensa.

Sono piuttosto occasioni per scendere nel nostro segreto, nel nostro mondo interiore, e scoprire che in quell’essenzialità posso scorgere la vera ricompensa: lo sguardo discreto del Padre, il Dio-amore che ogni giorno dell’anno non smette di custodirmi nella sua cura immensa.

 

19 Giugno Giovedì

Il Padre vostro sa

di quali cose avete bisogno

prima ancora

che gliele chiediate

 

Il vangelo ci ricorda la preghiera dei figli: figli di un Padre che conosce cosa desideriamo o cosa temiamo, perché lui abita le nostre vite, storie, relazioni.

Forse, banalmente, possiamo pensare a un genitore che sa subito capire lo sguardo del suo bambino, e intuire se desidera fare merenda, o guardare un cartone animato, senza che lo chieda. Se anche noi sappiamo prevenire le richieste di chi ci sta a cuore, quanto più il Padre…

Allora non servono tante parole! Signore Gesù ti chiediamo di aiutarci a vivere la preghiera dei figli: aiutaci a saper lodare il nome del Padre, a desiderare la sua volontà, a cercare per tutti noi il pane quotidiano, a perdonarci reciprocamente, a sentirci accompagnati nella fatica della tentazione, a vivere liberi dal male.

 

20 Giugno Venerdì

Accumulate per voi

tesori in cielo,

perché dov’è il tuo tesoro

là sarà anche il tuo cuore

 

La parte finale del brano evangelico odierno afferma che in me c’è la luce; altrove Gesù ci chiama luce del mondo. Non è cosa da poco.

Io sono luce, perché Dio mi ha fatto così, a sua immagine, di lui che è la luce vera. Ma esiste il rischio che la mia luce perda vigore fino a diventare tenebra; ecco il prezioso invito di oggi: custodire la luce, perché illumini la mia vita e quella delle persone che incontro.

Dunque accumulare il mio tesoro in cielo potrebbe significare questo: tenere accesa la mia luce, tenerla brillante, vivendo nella luce dell’amore del risorto, nella sua speranza; lui che ha vinto la tenebra del dolore e del peccato. Se riconosco questo tesoro luminoso allora gli altri tesori terrestri diventano poca cosa, evanescenti, forse attraenti ma non così necessari.

 

21 Giugno Sabato

Non potete

servire Dio

e la ricchezza.

 

San Francesco, nel Cantico delle Creature, loda Dio: tutto il creato con la sua bellezza rimanda a lui.

Il creato ci insegna qualcosa sull’amore del Padre, che ci accompagna anche quando non sappiamo scorgerlo. Il vangelo parla della semplicità di un uccello del cielo, a cui pure il cibo non manca; dell’eleganza di un giglio, così bello da far invidia ai sovrani più raffinati.

Ovviamente non è un invito a lasciare i nostri impegni, a non usare le nostre capacità e talenti, ma ad assumere uno sguardo nuovo, diverso.

Quello che raccogliamo non viene da noi, ma da Dio; ecco allora il valore della restituzione, l’importanza di non tenere per me i doni che ricevo, ma di metterli in circolo.

Preghiamo per non attaccare il cuore ai doni, ma al Donatore di ogni bene.

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