Commenti ai vangeli della XII settimana del tempo ordinario

Pubblicato giorno 21 Giugno 2024 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 23 Giugno
Passiamo
all’altra
riva

È il momento di passare all’altra riva, il tempo in cui il medesimo invito di Gesù ai suoi discepoli risuona pressante e dirompente anche dentro il cuore, come una chiamata alla vita, come un appello al quale bisogna rispondere: «Presente!».
È il kàiros, il tempo della grazia, la pienezza dei tempi, il momento di venire alla luce, passando, appunto, all’altra riva. Accettare o rifiutare diventano veramente sinonimi di vita o di morte. Qualcuno la chiama conversione, qualcun altro cambiamento di stile vita, altri ancora nuova nascita.
Non importa quale sia la definizione, importa invece che sull’altra riva ci andiamo davvero e realmente per seguire il Signore Gesù!

Lunedì 24 Giugno
In quel medesimo istante
gli si aprì la bocca
e gli si sciolse la lingua,
e parlava benedicendo Dio

Contro ogni speranza, un bambino è venuto alla luce!
Non l’aveva forse annunziato l’arcangelo quella sera durante l’offerta dell’incenso, lasciando l’anziano sacerdote nel dubbio e nell’incredulità? Il vagito del neonato, che riempie le pareti domestiche, non dà adito a fraintendimenti: Dio ha manifestato la fedeltà alle sue promesse e ha fatto grazia.
La bocca finalmente si dischiude, la lingua si scioglie e un nuovo canto si innalza nel cielo, quasi a nome di tutta la terra:
«Benedetto il Signore Dio d’Israele,
perché ha visitato il suo popolo
e ha suscitato per noi una salvezza potente!».

Martedì 25 Giugno
«Entrate per la porta stretta,
perché larga è la porta e spaziosa la via
che conduce alla perdizione,
e molti sono quelli che entrano per essa

L’invito è esigente e, forse, poco attraente; se non fosse che quella porta conduce alla vita, perché mai dovremmo attraversarla? E poi, cos’è questo angusto passaggio? La via del vangelo, la conversione, la sequela, il rinnegamento di sé, l’umiltà?
È la Pasqua del Signore: la sua passione, la sua morte e la sua risurrezione. Con il battesimo siamo passati proprio da questo varco e lo attraversiamo ogni volta che ci accostiamo ai sacramenti. Il suo accesso è stretto; i suoi stipiti grondano il sangue vivo della Passione.
Non lasciamoci intimorire, ma entriamo con coraggio: è la via della vita!

Mercoledì 26 Giugno
Guardatevi dai falsi profeti
che vengono a voi in veste di pecore,
ma dentro son lupi rapaci.
Dai loro frutti li riconoscerete

Come riconoscere le ispirazioni dello Spirito del Signore da quelle di altri spiriti?
Anche il maligno, infatti, è capaci di presentarsi vestito da angelo di luce e scimmiottare l’agire del Signore. Conosce benissimo non solo la Parola di Dio, ma pure gli abissi del nostro cuore e i nostri punti deboli! Con astuzia si traveste di bene ed è così scaltro nell’allettarci che, spesso e volentieri, ci lasciamo ingannare con ingenuità.
Un’unica cosa, però, il nemico non sa fare: amare! L’amore e la carità sono un’esclusiva di Gesù, sono il frutto buono che ad ogni stagione dà un raccolto abbondante.

Giovedì 27 Giugno
Perciò chiunque ascolta queste mie parole
e le mette in pratica,
è simile a un uomo saggio
che ha costruito la sua casa
sulla roccia

La Parola del Signore ha in sé una robustezza tale da sostenere la nostra esistenza anche nelle tempeste della vita, quando tutto sembra crollare sotto la violenza dei venti e delle intemperie.
Accolta, meditata e messa in pratica, la Parola è come una roccia che dà saldezza e consistenza alla nostra vita, in modo che non vada dispersa nel flusso dei mille impegni che ci schiacciano. È una Parola capace di rischiarare anche la valle oscura della morte facendoci rimanere saldi, ancorati alla fedeltà del Signore che porta sempre a compimento le sue promesse.
Questione di saggezza, dunque! Scegliamo questa via e troveremo la vita.

Venerdì 28 Giugno
Signore, se vuoi,
tu puoi sanarmi

Signore, tu puoi sanarmi, solo tu lo puoi fare! Signore, se tu vuoi!
Non abbandonarmi in questo inferno, non lasciarmi solo nella profondità del dolore! Vieni a liberarmi dalla lebbra dell’egoismo, dell’autoreferenzialità, dell’autoconservazione, della paura e dell’incredulità. Entra in queste piaghe purulente e manda il vento dello Spirito che tutto ricrea e risana. Vieni, ti prego, e con me libera anche i miei fratelli, le mie sorelle.
Non posso essere felice da solo! Fino a quando un solo fratello o una sola sorella gemeranno ai margini della strada, oppressi dalle prove della vita, non potrò gustare la gioia di essere risanato e la libertà di essere salvato.

Sabato 29 Giugno
Né la carne
né il sangue

Dove è l’essenza della tua fede, su cui affondi il fondamento della tua vita?
La carne e il sangue sono ambigui, insufficienti a donare stabilità e pienezza al tuo cammino di fede. Attenzione, allora, fratello e sorella: se ti basi sulla carne e sul sangue corri il rischio che il raccolto sia scarso, soggetto alle intemperie e alle varie calamità naturali; incorri nel pericolo di vagare nel buio, e di trovarti, alla fine, con un pugno di mosche in mano.
Ascolta l’invito del Signore: getta la tua rete nel cuore del Padre e si riempirà di infiniti pesci, facendoti gustare la bellezza di fidarti di Dio.

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