Commenti ai vangeli della XIV settimana del tempo ordinario

Pubblicato giorno 5 Luglio 2024 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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07 luglio, Domenica

Da dove gli vengono queste cose?

E che sapienza è quella che gli è stata data?

E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?

Non è costui il falegname?

 

Eccolo il nostro compaesano di cui tutti dicono meraviglie. Sentite come legge e commenta la scrittura! E abbiamo sentito che a Cafarnao ha fatto dei miracoli.

Ma sarà poi tutto vero? Lo conosciamo bene, l’abbiamo visto crescere e lavorare nella bottega di Giuseppe: no, non può essere quello che dice di essere; un messia che ha fatto il falegname! Ma andiamo, non è decoroso: un inviato del Signore deve essere uno che incuta timore, che imponga la legge del più forte, che sia personaggio di successo.

Potrebbe fare qualcosa di strepitoso anche per noi, dando un po’ di gloria al nostro paesino. Invece dice che nessun profeta viene accolto dalla sua gente, che i più pronti a convertirsi sono i lontani! Ma è naturale, perché sono peccatori e noi non siamo di quella razza: siamo fedeli osservanti!

 

 

08 Luglio, Lunedì

Gesù disse: «Andate via! La fanciulla non è morta, ma dorme».

E lo deridevano. Ma dopo che la folla fu cacciata via,

entrò, le prese la mano e la fanciulla si alzò

 

La mia povera mano! Da quando per la febbre ero stata costretta sul mio lettuccio, l’avevo sentita diventare sempre più calda, mentre il malessere aumentava. Poi mi ero ritrovata come in un sogno: una notte stellata, con un grande silenzio, dove non udivo più le voci e i singhiozzi dei miei cari, con la mano che non scottava più, anzi era diventata sempre più fredda.

Stavo cominciando ad aver paura, quando all’improvviso la mia mano ormai gelida ha sentito la stretta di un’altra, calda e forte, ed ho sentito una voce che mi ordinava di alzarmi. Ho spalancato gli occhi: la stanza era piena di luce, papà e mamma avevano la sorpresa e la gioia dipinte sul volto rigato di lacrime, e davanti a me quel signore che mi aveva preso la mano.

E mi ha rimesso in piedi tornata sana: che bravo signore!

 

 

09 Luglio, Martedì

Dopo che il demonio fu scacciato,

quel muto cominciò a parlare.

Ma i farisei dicevano:

«Egli scaccia i demòni

per opera del principe dei demòni»

 

Farisei, siete insopportabili! Perché continuate a pensar male? Potesse capitare a voi quello che passato io! Allora abbassereste un po’ la cresta, riconoscereste che quel Gesù di cui dubitate è veramente l’unico capace di sconfiggere le forze del maligno, altro che suo alleato!

Non direste più sciocchezze, sperimentereste sulla vostra pelle cosa vuol dire essere schiavi dello spirito del male. E che meraviglia quando quel maestro, un uomo con la potenza di Dio, mi ha ridato la capacità di comunicare, mi ha fatto uscire da quell’armatura che opprimeva la mia vita!

Ora sono libero, posso gridare con gioia la mia fede, e le prime parole sono state per il mio guaritore: Gesù, voglio stare sempre con te e lavorare per la tua messe!

 

 

10 Luglio, Mercoledì

Chiamati a sé i suoi dodici discepoli,

diede loro potere sugli spiriti impuri

per scacciarli e guarire

ogni malattia e ogni infermità

 

Eravamo una piccola folla raccolta attorno a lui e lo abbiamo sentito gridare i nostri nomi perché ci avvicinassimo, ed eccoci qui un po’ in disparte per ascoltarlo.

Mi sto chiedendo cosa trovi di speciale in noi, non siamo certo persone di spicco: c’è mio fratello Pietro, pescatore come me, che raramente sta zitto. Conosco Giacomo e Giovanni, nostri soci sul lago, con un bel caratterino; c’è Matteo, che faceva il pubblicano, Simone, che era del partito rivoluzionario, e altri che non ho ancora inquadrato.

Comunque è proprio a noi che affida il compito di annunciare con le parole e con i fatti che in lui Dio si è fatto vicino per sconfiggere il potere del maligno, per ridonare speranza a chi l’aveva perduta: non è certo una cosa da poco, ma se è lui a mandarci, credo che possiamo farcela.

 

 

11 luglio, Giovedì

Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle,

o padre, o madre, o figli, o campi

per il mio nome,

riceverà cento volte tanto

e avrà in eredità la vita eterna

 

Quasi certamente pensando a me vi verrà alla mente il motto che riassume la mia spiritualità: Ora et labora.

Lo ripetevo ai miei monaci, ma va bene per ogni cristiano: Ora!, cioè Prega!, innestandoti in Dio come il tralcio alla vite, per essere irrorato dalla linfa della sapienza, dell’intelligenza del volere divino e della prudenza nella strada per attuarli. Et labora! E datti da fare, perché la strada va percorsa, il tralcio deve portare frutto, accogliendo anche le potature, con il desiderio di servire e costruire secondo un progetto divino.

Se poni al di sopra di tutto l’amore di Cristo, sperimenterai che è molto più quello che ricevi di quello che lasci, già qui nelle fatiche della vita terrena e poi per sempre nei cieli nuovi e nella terra nuova.

 

 

12 Luglio, Venerdì

Siate dunque prudenti come i serpenti

e semplici come le colombe

 

Non ho certo una buona reputazione nella bibbia, anzi: fin dai primi capitoli entro in scena come l’astuto ingannatore. Ma Gesù non teme di citarmi come modello, togliendomi si può dire il veleno: del resto ha fatto così anche con l’amministratore imbroglione, facendone esempio di avvedutezza.

Mette in luce ciò che è positivo: nel mio caso la prudenza che permette di non essere sventati, superficiali, ma capaci piuttosto di valutare le situazioni e di lasciarsi guidare dallo Spirito. Entra poi in scena la colomba con la sua semplicità leale, trasparente e che scongiura il pericolo che io ceda al calcolo interessato, ai sotterfugi, ai compromessi.

Pur così diversi, Gesù ci fa camminare (cioè, strisciare e volare) insieme, fiduciosi nella verità, convinti che alla fine il bene vince il male.

 

 

13 Luglio, Sabato

Due passeri non si vendono forse per un soldo?

Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra

senza il volere del Padre vostro.

Non abbiate dunque paura:

voi valete più di molti passeri!

 

Avete sentito che al tempo di Gesù ci vendevano al mercato due per un soldo, ciò non toglie che agli occhi di Dio anche noi siamo importanti.

Ricordate il salmo 84 dei pellegrini verso il tempio: «anche il passero trova una casa presso i tuoi altari, Signore degli eserciti» E san Francesco non si fermò forse per rivolgerci la parola? Ebbene, voi valete molto più di noi, non ne abbiano a male gli animalisti più intransigenti. Non dovete dubitare che Dio non vi abbia a cuore: vi ha donato addirittura suo Figlio!

Ascoltate allora la sua parola, ringraziatelo, pregatelo, fate trasparire dal vostro agire che egli è la vostra vita. Che siate accolti o meno, l’importante è rimanergli fedeli, perché Gesù non si stanca di rimanervi fedele: egli non vi abbandona, siete voi che potete abbandonare lui!

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