Commenti ai vangeli della XVIII settimana – Calendario del Patrono d’Italia

Pubblicato giorno 2 Agosto 2024 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 4 Agosto

In verità, in verità io vi dico:

voi mi cercate non perché avete visto dei segni,

ma perché avete mangiato di quei pani

e vi siete saziati

 

Il vangelo di domenica scorsa ci aveva mostrato Gesù sfamare una folla, dopo aver benedetto e diviso i pani e i pesci.

Quella stessa folla, ora, lo cerca e lo trova nella sinagoga di Cafarnao. Gesù li provoca sul motivo per cui lo stanno seguendo; li esorta a cercare di più del pane necessario per la vita di ogni giorno. Egli è stato mandato da Dio per donare il pane vivo che viene dal cielo e che li rende partecipi della vita eterna.

Non è facile passare dal piano materiale al piano spirituale: vorremmo sempre segni di conferma. Gesù, con molta pazienza, ci esorta a riconoscere che tutto ciò che abbiamo ricevuto è dono del Padre e che il pane materiale è segno del pane di vita eterna, che è il suo corpo, donato per amore e per la salvezza del mondo.

 

Lunedì 5 Agosto

Sceso dalla barca,

egli vide una grande folla,

sentì compassione per loro

e guarì i loro malati

 

Gesù ha saputo della morte di Giovanni Battista e sente il bisogno di ritirarsi; vuole pregare per rimanere fedele alla sua missione. Cerca un luogo deserto, ma trova una folla che lo attende e si muove a compassione per loro.

Quando il giorno declina gli apostoli suggeriscono di congedare quella gente, ma la compassione di Gesù per quelle persone fa nascere l’invito agli apostoli di sfamare loro stessi quella gente. Gesù si fa portare il poco che possiedono, lo benedice, lo spezza e lo fa distribuire. Ed ecco che la “divisione”, diventata “condivisione”, sazia tutti ed è sovrabbondante.

Per la benedizione l’evangelista usa le stesse parole che Gesù ripeterà nell’ultima cena, quando nell’eucaristia, anticiperà del dono di sé sulla croce.

 

Martedì 6 Agosto Trasfigurazione del Signore

Nella nube luminosa

apparve lo Spirito santo

e si udì la voce del Padre:

Questi è il mio Figlio, l’amato

 

Troviamo nel prefazio della messa odierna un bel commento al mistero della trasfigurazione: «Dinanzi a testimoni da lui prescelti egli rivelò la sua gloria, e nella sua umanità, in tutto simile alla nostra, fece risplendere una luce incomparabile, per preparare il cuore dei discepoli a sostenere lo scandalo della croce e preannunciare il compimento, nel corpo di tutta la Chiesa, della gloria che rifulse in lui, suo capo».

I testimoni, oggi, siamo noi che crediamo al vangelo. E la luce della trasfigurazione vuole illuminare la nostra vita e tutta la storia, perché la gloria di Dio è il destino che attende ogni uomo e ogni donna che sono vissuti, vivono e vivranno qui sulla terra.

Gesù, il Figlio amato, ci mostra fino a che punto può arrivare l’amore di Dio.

 

Mercoledì 7 Agosto

Donna, grande è la tua fede!

Avvenga per te come desideri

 

«Signore, aiutami!». Una supplica, una richiesta di attenzione da parte della donna cananea a Gesù: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide! Mia figlia è molto tormentata da un demonio».

Impotente di fronte ad una forza inspiegabile, non disdegna di esporsi alle umiliazioni che Gesù non le risparmia, non ascoltandola, non rivolgendole «neppure una parola». Anche ai discepoli che cercano di sollecitare un suo intervento, Gesù risponde in modo evasivo: la donna è una cananea, non fa parte del popolo di Israele. Aveva ordinato ai Dodici di andare soltanto verso le pecore perdute della casa di Israele, ora non poteva contraddirsi.

Ma alla insistenza umile della donna che chiede soltanto le briciole, mai negate neppure ai cagnolini, Gesù stesso si converte ed esclama: «Donna, grande è la tua fede!».

 

Giovedì 8 Agosto – San Domenico

Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,

perché vedano le vostre opere buone

e rendano gloria

al Padre vostro che è nei cieli

 

San Domenico, che oggi celebriamo, è stato una luce per il mondo, una lampada posta sul candelabro, nella Chiesa. La sua parola ardente è stata capace di purificare gli animi e le intenzioni dei cuori. La sua predicazione semplice e schietta ha illuminato il cammino di coloro che ricercavano la verità. San Domenico ha annunciato il vangelo di Gesù, che sempre portava nel cuore, in ogni occasione, opportuna e non opportuna, come san Paolo esorta Timoteo a fare.

Colmo dello Spirito di sapienza, Domenico ha contemplato i misteri della vita di Cristo con gli occhi della madre, Maria, ritta ai piedi della croce del Figlio, forte nel dolore, offerto per la vita del mondo.

A lei anche noi chiediamo pace e salvezza per questo tormentato momento della storia del nostro mondo.

 

Venerdì 9 Agosto –  Santa Teresa Benedetta della Croce

Non ci sia per me altro vanto

che nella croce del Signore nostro Gesù Cristo,

per mezzo della quale il mondo

per me è stato crocifisso,

come io per il mondo

 

La festa di santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), patrona d’Europa, ci offre la possibilità di meditare sulla vigilanza.

Come la vergine saggia del vangelo, questa nostra sorella ha saputo alimentare l’olio della sua lampada con lo studio assiduo della filosofia e con la ricerca incessante della verità, ritrovata infine in una sola notte leggendo per intero il Libro della mia vita di santa Teresa D’Avila. Uno squarcio di luce ha illuminato il suo cuore, che ha intuito la grazia della redenzione, sgorgata dal cuore trafitto di Gesù sulla croce, quale segno dell’ immenso amore di Dio per noi tutti, suoi figli.

Prelevata dal Carmelo olandese di Echt e deportata ad Auschwitz, l’ebrea Edith Stein, sostenuta dalla sapienza della croce, morì martire cristiana nella camera a gas.

 

Sabato 10 Agosto san Lorenzo

Se il chicco di grano, caduto in terra,

non muore,

rimane solo;

se invece muore,

produce molto frutto

 

Il martirio di san Lorenzo è indissolubilmente legato alla sua azione di assistenza ai poveri, in nome di Cristo e della Chiesa.

Nella sua santa opera non risparmiò se stesso e cadde, come chicco di quel grano che distribuiva largamente ai poveri. La sua caduta fu drammatica e morì solo; ma come dice Gesù, il chicco che cade e muore produce molto frutto e la santità di Lorenzo profuma di vangelo, un profumo che ha attraversato i secoli e ha ispirato la vita di innumerevoli cristiani. La parola di Gesù fonda anche la speranza più grande, lo spessore eterno di un’esistenza donata.

Non solo quindi il chicco caduto sarà seguito dalla messe, ma nessun chicco morto sul campo, sarà abbandonato alla morte: vita eterna e onore alla presenza del Padre saranno l’esito del suo dono.

 

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