Commenti ai vangeli della XXII settimana del tempo ordinario – Patrono d’Italia 2025

Pubblicato giorno 29 Agosto 2025 - ARTICOLI DEL BLOG, Il Vangelo di oggi

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Domenica 31 agosto

Amico,

vieni più avanti!

 

«Non alla pietra tocca fissare il suo posto, ma al Maestro d’opera che l’ha scelta».

Questa frase di Paul Claudel esprime con efficacia il contenuto del brano evangelico che oggi viene proclamato. Tutti cerchiamo il nostro posto nella vita, e spesso ci affatichiamo per trovarlo. Bisognerebbe cambiare prospettiva: tutti abbiamo già un posto nella vita, ed è un Altro a rivelarcelo.

Il nostro compito sta nell’ascoltare la voce di colui che ci chiama: «Amico, vieni avanti!» e, con gaudio, seguirlo, ognuno nel posto che è stato preparato per lui. In quel posto, non altrove, troverai la tua felicità.

 

1 Settembre Lunedì

Egli,

passando in mezzo a loro,

si mise in cammino

 

Gesù ha appena proclamato una parte del rotolo di Isaia nella sinagoga di Nazareth dicendo che quella profezia si realizza in lui.

L’anno di grazia, però, non coincide con il giorno di vendetta del nostro Dio, infatti Gesù questo versetto non lo legge. I suoi concittadini, invece di cogliere la novità dell’annuncio di amore insita in questa censura, si accaniscono sul fatto di conoscere questo compaesano, la sua origine, il suo non essere nemmeno un rabbino riconosciuto. Lo vogliono già eliminare… e siamo solo al quarto capitolo del vangelo secondo Luca!

Certe contestazioni o incomprensioni da parte degli altri possono aprirci ad una migliore comprensione di noi stessi: Gesù si mette in cammino per l’annuncio che è un altrove passando in mezzo a loro e alle loro ristrettezze mentali.

 

2 Settembre Martedì

Gesù gli ordinò severamente:

«Taci! Esci da lui!»

E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente

e uscì da lui, senza fargli alcun male

 

Il demonio se ne va con un ultimo gesto di disprezzo verso l’uomo, e verso Gesù, gettandolo in terra.

In realtà, proprio così l’uomo ritrova la sua posizione in mezzo agli altri: non è più isolato, abbandona la condizione di solitudine che il male gli ha imposto. Chi non è in pace con sé, è “fuori di sé”, lentamente prende le distanze che, a volte, invece gli vengono imposte dagli altri: così il demonio realizza la sua volontà naturale di divisore. Gesù gli ordina di non rivelare che lui è: non ci possono essere nuvole nere nell’annuncio dell’identità di Gesù, deve essere limpido, non impuro come è questo demonio.

«Sei il santo di Dio» deve diventare il grido di stupore e di fede di chi incontra Gesù e lo riconosce come il messia inviato del Padre.

 

3 Settembre Mercoledì

Tentarono di trattenerlo…

Egli però disse loro:

«È necessario che io annunci la buona notizia

del regno di Dio anche alle altre città »

 

Da Nazareth Gesù si è allontanato per l’incomprensione dei suoi concittadini che volevano ucciderlo; da Cafarnao si allontana per un altro tipo di incomprensione.

Lo hanno visto guarire, scacciare demoni, fare molte guarigioni: vorrebbero tenerselo a portata di mano. Gesù non vuole essere scambiato per un guru guaritore; ha passato la notte in preghiera e gli è chiaro che l’annuncio di tanto amore non può essere rinchiuso né trattenuto in un unico luogo. È importante la consapevolezza di Gesù di essere in missione: non dice per questo sono venuto, ma «per questo sono stato mandato».

Gesù è sempre rivolto verso il Padre, in ascolto del Padre, in obbedienza al Padre! Da questo nasce la sua preghiera intensa e prolungata, soprattutto prima di decisioni particolari.

 

4 Settembre Giovedì

Tirate le barche a terra,

lasciarono tutto

e lo seguirono

 

La decisione è immediata: Gesù chiama a seguire e tutto viene lasciato indietro; non rinnegato, ma relativizzato.

Si tratta di comprendere che la vita di prima non era sbagliata (magari un po’ lo era, a volte lo era molto), ma che quanto viene offerto è di più, è meglio. Anche il proprio passato trova maggior senso nel seguire colui che chiama; quel che viene lasciato non sono le esperienze vissute, ma quello che credevamo significassero scoprendo, a volte, che erano un dono più grande di quel che avessimo capito. Altre volte bisogna proprio lasciare per poter seguire con più libertà, più consapevolezza di sé, con cuore più puro ed aperto alla novità.

Allora il passo dietro a Gesù si fa leggero, pieno di gioia e stupore per il solo fatto di essere stati chiamati.

 

5 Settembre Venerdì

Il vino nuovo

bisogna versarlo

in otri nuovi

 

L’esempio dell’otre ci riporta alla doppia chiamata ricevuta da santa Teresa di Calcutta, di cui oggi la Chiesa fa memoria.

Già consacrata, scelta per essere sposa di Cristo, ma… A volte il Signore mette sulla strada il suo ma e ci rinnova per una missione diversa: versa il vino della novità nella nostra vita, spesso una novità che ci chiama a rinnovarci. Non è necessariamente una conversione dal male al bene, ma dal bene al bene per me qui ed ora. Teresa di Calcutta ha accolto questa novità, si è lasciata plasmare come un nuovo otre per poter contenere la novità di Gesù che continua a gridare «Ho sete!» non più dalla croce, ma dalle misere strade di una città enorme piena di contraddizioni.

Vedendola così piccola ci si chiede come abbia potuto contenere una forza tanto dirompente!

 

6 Settembre Sabato

Fondati e fermi nella fede,

irremovibili nella speranza del vangelo

il quale è stato annunciato

in tutta la creazione che è sotto il cielo

 

La fede è una base sicura, ma restarvi saldi non è sempre facile.

A volte è necessario fare memoria di tutto il bene che la fede ci ha donato di vivere, delle difficoltà e delle sofferenze che proprio nella fede hanno trovato il fondamento dello slancio per essere attraversate. Così non ci troveremo lontani dalla speranza che ci abita da quando abbiamo non solo ascoltato, ma anche accolto il vangelo. Questa buna notizia è stata annunciata non solo con la venuta di Gesù nella carne, con le sue opere e parole; come scrive san Paolo ai romani: «le sue perfezioni invisibili, ossia la sua eterna potenza e divinità, vengono contemplate e comprese dalla creazione del mondo attraverso le opere da lui compiute».

Dalla e con la creazione Dio si rivela, e si rivela come Padre buono.

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