«Cerca in alto l’orizzonte della ragione,
fa’ valere gli occhi dell’uomo che sei,
guarda il cielo e la terra, gli splendori del firmamento,
la fertilità della terra, il volare degli uccelli,
il nuotare dei pesci, la vitalità dei semi,
il succedersi regolare delle stagioni.
Volgi l’attenzione al creato e pensa al Creatore.
Ammira le cose che vedi e tendi a ciò che non vedi».
Sant’Agostino, Discorso 126,2.3
Il volto dell’altro
Il volto dell’altro ci sta davanti e ci interpella. A volte ci infastidisce, ci mette in crisi, ci ricorda il nostro fallimento. E allora siamo tentati di possederlo, di manipolarlo o di controllarlo. E quando non ci riusciamo, mettiamo in atto meccanismi per distruggerlo. I nostri conflitti nascono generalmente da uno strenuo tentativo di mettere le mani sull’altro: la perversione della relazione consiste nel tentativo di fare dell’altro quello che voglio, di usarlo, di disporre della sua vita. È una perversione perché la natura dell’essere umano è inevitabilmente relazionale: siamo fatti per costruire relazioni, non per distruggerle. CONTINUA A LEGGERE
Leggersi dentro
– Sei uno che si prende cura di chi è più debole o uno che approfitta delle debolezze degli altri?
– Sei disposto a rischiare e a comprometterti per difendere chi è più debole?