Da dove si esce? Come fare quando ci sentiamo persi – Omelia per la XXXI domenica anno C di p. Gaetano Piccolo sj

Pubblicato giorno 28 Ottobre 2022 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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Trentunesima domenica del T.O. anno C

30 ottobre 2022

Sap 11,22-12,2 Sal 144 2Ts 1,11-2,2 Lc 19,1-10

«Non rattristarti, sali sull’albero dove,
per te, pendette Gesù e vedrai Gesù».
Sant’Agostino, Discorso 174, 3,3

La paura di cadere

Quando attraversiamo periodi di ansia, quando siamo davanti a situazioni complicate, da cui non sappiamo come uscire, siamo visitati da sogni in cui ci sentiamo precipitare in un abisso senza fine. È la voragine dell’incertezza. È la paura di cadere nel vuoto, da cui ci sembra impossibile risalire. Sono i momenti della vita in cui ci sentiamo irrimediabilmente persi.

Gerico è l’immagine di questo abisso in cui tutti prima o poi abbiamo la sensazione di precipitare, perché non ci sentiamo mai del tutto all’altezza delle situazioni che abbiamo davanti. Gerico, infatti, è la città sprofondata sotto il livello del mare, un luogo quindi che nel linguaggio biblico diventa metafora di quell’abisso in cui l’uomo sprofonda, ma dove continuamente il Signore scende per raggiungerci e tirarci fuori. Dio si ricorda (probabile significato del nome di Zaccheo) anche di chi si sente irrimediabilmente perso. CONTINUA A LEGGERE

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