Di Te ha sete l’anima mia – La preghiera dei salmi 1

Pubblicato giorno 1 Marzo 2018 - ARTICOLI DEL BLOG, La preghiera

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“O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco…” (dal salmo 62).

Sì, ogni giorno che il Signore ci dona, anche noi desideriamo continuare il cammino della vita alla ricerca di Lui, una ricerca necessaria e insopprimibile, per crescere in quella vitale amicizia e comunione con il Signore a cui il nostro cuore anela.

I salmi come compagni di viaggio

Nella Liturgia delle Ore c’è un tesoro, il tesoro della parola di Dio che si apre tutti i giorni per noi e che brilla in particolare in quei gioielli di preghiera e di poesia che sono i salmi…gioielli che non sono fatti solo per essere ammirati o guardati da lontano, ma che si offrono a noi, alle nostre labbra, alle nostre mani e soprattutto al nostro cuore, per poter entrare nella nostra vita, visitarla e trasformarla, plasmandola secondo il cuore amante di Dio.

È necessario, dunque, lasciarci educare da questa preghiera, metterci pazientemente alla sua scuola, arrenderci ad essa… per imparare a pregare dialogando con il Signore, non accontentandoci di una recita “materiale” o solo mentale, ma cordiale cioè fatta col cuore, mettendoci il cuore in quello che diciamo. La Parola custodita e gradualmente assimilata, fino quasi a diventare carne della nostra carne, ci farà assaporare pian piano tutto il gusto, la bellezza e la forza che contiene, purificando e accrescendo il nostro desiderio di Dio.

Scopriremo allora che, lungi dall’essere preghiere estranee, scritte millenni fa, i salmi sono vicini alla nostra vita, ne rispecchiano i desideri, le attese, le fatiche e le speranze…innervandole di fede e dando loro piena voce fino al cuore di Dio, il Dio d’Israele che ci ha rivelato il suo amore donandoci il Figlio suo Gesù, nostra gioia e nostra salvezza, nel quale ci ha dato tutto (cf Rm 8,32.37).  Infatti, “sebbene quei carmi siano stati composti molti secoli fa presso popoli orientali, essi esprimono assai bene i dolori e la speranza, la miseria e la fiducia degli uomini di ogni tempo e regione, e cantano specialmente la fede in Dio, la rivelazione e la redenzione” (Principi e Norme per la Liturgia delle Ore, n°107).

Preghiera, poesia e sentimento

Il libro dei salmi, o salterio (dal nome greco e latino dello strumento a corda che ne accompagnava il canto), è una raccolta di centocinquanta poesie religiose, ispirate da Dio e quindi contenute nella Bibbia, che il popolo d’Israele compose prima e dopo l’esilio in Babilonia . Chiamate comunemente salmi (dal greco psallein, cioè pizzicare, suonare), sono propriamente canti da accompagnare con strumenti musicali (il loro nome ebraico, tehillim, significa appunto cantici di lode).

Tutti i salmi hanno dunque naturalmente in sé un certo carattere musicale. Per questo, mentre offrono un testo di preghiera alla mente dei fedeli, tendono più a muoverne i cuori e gli affetti (cf PNLO n°103).

I salmi sono infatti preghiera dei sentimenti e di tutti i sentimenti umani, preghiera che vibra di emozioni, di passioni, di attese ancorate all’esistenza quotidiana; in essa trovano voce sentimenti vivi e forti, che coinvolgono tutti e cinque i sensi dell’uomo, senza mortificare o scartare nulla, espressi con immagini concrete secondo le caratteristiche della poesia orientale.

Tutto ciò che è umano è portato davanti a Dio -per questo è preghiera- e diventa affidamento, lode, supplica, ringraziamento, sguardo sapienziale sulla storia e sulla vita…in risposta all’amore del Signore, alla sua fedeltà che diventa roccia salda su cui costruire la vita, nel desiderio e nella volontà sempre rinnovata di aderire a Lui con tutto il cuore, l’anima e le forze.

Nei salmi sono espressi anche i sentimenti di Dio, che -per l’esperienza vissuta dal popolo d’Israele- è un Dio appassionato, che si fa coinvolgere, che ha occhi, orecchi, mani e cuore sensibilissimi…perché ama!

Pregando i salmi nella liturgia impariamo così a conoscere i sentimenti di Dio, a capire il suo cuore, ad ascoltarlo, ad amarlo. E la preghiera diviene via di amicizia e di comunione, dialogo vitale tra Dio e l’uomo, di cui i salmi sono l’espressione privilegiata.

Il libro dei salmi è la più alta risposta del fedele al suo Signore, risposta diventata veramente piena e totale nella vita di Gesù che di questi canti ha fatto la sua stessa preghiera.

Dalla preghiera dei salmi anche noi siamo invitati ad entrare nel rapporto con Dio con tutto ciò che siamo e viviamo, con tutto ciò che speriamo, soffriamo, cerchiamo, vogliamo con passione…con tutto, anche con il nostro corpo, la nostra voce, il nostro cuore, i nostri sogni… perché tutto trovi in Lui accoglienza, senso e compimento pieno.

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