Fammi degna di conoscere il tuo Amore – lettera di sant’Angela da Foligno

Pubblicato giorno 4 Gennaio 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, Briciole di pensieri, La preghiera

Condividi su:   Facebook Twitter Google

dal Memoriale di sant’Angela da Foligno

Mio Dio, fammi degna di conoscere l’altissimo mistero che proviene dall’infuocato e ineffabile tuo amore e dall’amore delle tre Persone della Trinità, il mistero cioè della tua santa Incarnazione, da cui ebbe inizio la nostra salvezza. L’Incarnazione compie in noi due cose: la prima è che ci riempie d’amore; la seconda che ci rende certi della nostra salvezza. O carità che nessuno può comprendere! O amore al di sopra del quale non c’è amore maggiore: il mio Dio si è fatto carne per farmi Dio! O amore sviscerato: hai disfatto te per far me nel momento in cui ti rivestivi della nostra carne. Hai disfatto te: non certo nel senso che da te e dalla tua divinità sia venuto a mancare qualcosa! L’abisso del tuo farti Uomo strappa alle mie labbra parole cosí sviscerate! Tu, l’Incomprensibile, che ti fai capire da tutti; tu, l’Increato, che ti sei fatto creatura; tu, l’Inconcepibile, che entri nella mente di tutti; tu l’Eterno Spirito, che ti fai toccare dalle mani degli uomini! Dio, fammi degna di gettare uno sguardo nella profondità di questo profondissimo amore che hai voluto mettere in comune con noi nella tua Incarnazione. Fammi degna, Dio increato, di conoscere il fondo del tuo amore e di comprendere la tua ineffabile carità, che hai messo in comune con noi quando in essa ci hai mostrato il tuo Figlio Gesù Cristo e il tuo Figlio ci ha rivelato te come Padre. Fammi degna, Signore, di conoscere e comprendere il tuo inestimabile amore nei nostri riguardi fammi capace di penetrare la tua inestimabile e infuocata carità, congiunta a quell’amore profondo con cui da sempre hai prescelto il genere umano a godere della tua visione. O Essere sommo, fammi degna di comprendere questo dono che supera ogni altro dono: tutti gli angeli e i santi non provano altra felicità che nel vederti, nell’amarti, nel contemplarti! O Dono che è sopra ogni dono, perché tu sei lo stesso Amore! O sommo Bene, ti sei degnato di farti conoscere come Amore, e ci fai amare questo Amore. Tutti quelli che verranno alla tua presenza, saranno appagati secondo l’amore che ti portano. Nient’altro conduce le anime contemplative alla contemplazione estatica, se non il vero amore.

Condividi su:   Facebook Twitter Google