
Che cosa sia questa consacrazione del corpo
solo uno che ha provato lo può a stento narrare.
È un segreto che appena appena lo si intuisce.
Sentirsi tutto di Dio, solo di Dio.
Sentire che Dio in persona
si sostituisce all’esigenza del sangue,
alla fame dei sensi,
e ci riempie come calici ricolmi.
È una verità che non si può esprimere.
Bisogna raccogliere tutto il meglio dei nostri amori,
il loro aspetto più dolce,
il piacere di capirsi,
a vicenda proteggersi.
Bisogna prendere tutto questo,
trasportarlo sul piano di Dio
ed estenderlo infinitamente.
Un corpo consacrato a Dio è un chiostro
dove Lui passeggia e canta
sotto gli archi, da innamorato;
è un castello dove risuona una musica
e si svolge una danza che, a volte,
nei giorni di festa,
prende il cuore e lo stringe fino a fargli male.
Per la gioia.
Davide Maria Turoldo