Io ti aspetterò! Quando l’amore è contemplare un’assenza – Omelia di p. Gaetano Piccolo SJ per la IV domenica di Quaresima

Pubblicato giorno 29 Marzo 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, Omelie di p. Gaetano Piccolo SJ

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dal sito Rigantur mentes

Letture del giorno

«È il Verbo stesso che ti grida di tornare; il luogo della quiete imperturbabile è dove l’amore non conosce abbandoni»,

Agostino d’Ippona

 

La fragilità dell’amore

Le relazioni si spezzano, inevitabilmente. Ci perdiamo nei labirinti delle nostre attese, lasciando all’altro un filo da seguire nella speranza di essere raggiunti. Ci perdiamo nei nostri viaggi mentali, abbandoniamo la realtà con le sue pesantezze e non sappiamo più ritornare nel porto dal quale siamo partiti. Ci perdiamo nell’abitudine e non sappiamo più riconoscere la persona che abbiamo davanti.

C’è sempre qualcuno che si perde: una moneta, una pecora, un figlio. Ognuno si perde a suo modo. Eppure, anche se non ne siamo consapevoli, c’è sempre qualcuno che ci sta già cercando: una donna, un pastore, un padre.

 

Una ricerca d’affetto

Il figlio minore della parabola ha deciso di perdersi, il figlio maggiore invece si è perso e non se n’è neppure reso conto.

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