Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale – Riflessione su sorella morte alla luce dell’esperienza di fede di san Francesco

Pubblicato giorno 4 Novembre 2019 - ARTICOLI DEL BLOG, La preghiera, San Francesco

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12 Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra Morte corporale,

da la quale nullu homo vivente po’ skappare:

13 guai a quelli ke morrano ne le peccata mortali;

beati quelli ke trovarà ne le Tue sanctissime voluntati,

ka la morte secunda no ‘l farrà male.


 

In questo mese dedicato al ricordo dei defunti, questa strofa del Cantico di frate sole ci può aiutare ad andare al cuore dello sguardo di Francesco sulla morte, su “sorella morte corporale”.

L’uso del dolce termine sorella da parte di Francesco ci è testimoniato dalle Fonti Francescane. Anzitutto sono chiamate col nome di sorella tutte le tribolazioni corporali: non solo le malattie fisiche o le infermità, ma anche le molestie sostenute a causa di esse. Tutte sono sorelle: nessuna di esse è nemica o di ostacolo nel cammino.

Francesco si sente stabilito in un legame di fraternità con esse a causa del Signore Gesù, il santissimo Fratello che ci ha resi figli del Padre celeste, poiché egli le ha assunte e redente, le ha abbracciate e se ne è fatto carico per la salvezza di tutti. Facendosi nostro fratello, il Signore ha voluto stringere un’alleanza di fraternità con la fragilità e la debolezza della nostra natura fino a fare propria la finitezza della nostra esistenza.

Sono poi chiamate sorelle da Francesco le virtù che risplendono nel Verbo incarnato: la carità, l’umiltà, la sapienza, la semplicità… Le chiama sorelle perché in esse contempla lo scambio di doni fra la natura divina e la fragile natura umana.

Infine, indistintamente, tutte le creature sono da lui riconosciute sorelle e, fra esse, la morte. Anche la morte, come tutte le creature, non è che uno strumento fra le mani del Signore, attraverso il quale l’uomo può consegnarsi in atteggiamento di obbedienza e di restituzione a Colui che lo ha creato e redento.

Beati quelli che trovarà nelle tue santissime voluntati…

Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra (Mt 6,10): affinché ti amiamo con tutto il cuore (Cfr. Lc 10,27), sempre pensando a te; con tutta l’anima sempre desiderando te con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell’anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno (Cfr. 2Cor 6,3).

Felici coloro che coloro che sorella morte può cogliere intenti a vivere nell’amore.

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